Dicembre all’insegna della qualità
In tutti i teatri della provincia arrivano tanti spettacoli di spessore
Se la misura del radicamento della cultura dello spettacolo in un territorio è data dalla quantità delle offerte, la deduzione è lampante: in Alto Adige l’asticella del gradimento è sicuramente molto alta e, per meglio soddisfare le attese del pubblico, in essa è compreso lo spessore qualitativo degli allestimenti.
Ne è conferma il Teatro Comunale di Bolzano dove è atteso il dramma Casa di bambola scritto da Henrik Ibsen ad Amalfi nel 1879, che provocò molto scandalo nel raccontare la ribellione di una donna borghese dai suoi doveri di madre e di moglie di un faticoso avvocato che la aveva relegata ad un ruolo ottusamente subalterno, anche se lei si era indebitata da uno strozzino per curare la malattia del coniuge (produzione Teatro Stabile di Torino-Teatro Nazionale/Teatro Stabile di Bolzano; 2 e 4 dicembre h. 20.30, il giorno 3 h. 19, il 5 h. 16). La regia di questo capolavoro, sorta di moderna “battaglia dei sessi”, compete al qualificato Filippo Dini anche interprete con Deniz Özdoðan, Orietta Notari, Andrea Di Casa, Eva Cambiale, Fulvio Pepe.
Sogni di libertà e di emancipazione femminile emergono anche dal musical Piccole donne (in scena il giorno 10 h. 20.30) per la stagione “La musa leggera” curata da L’Obiettivo. Ricavato dal celebre romanzo di Luisa May Alcott del 1868, il libretto di Allan Knee vede come protagoniste quattro sorelle diverse per carattere e ruolo nella famiglia, in particolare Josephine, la maschiaccia che non intende sposarsi per diventare scrittrice.
Giuliana Musso e Maria Ariis interpretano Dentro, un lavoro inquietante e potente in visione al Teatro Cristallo (Produzione La Corte, giorno 3 h. 21): racconta senza retorica e testimonia la storia vera di un incesto inconfessabile che genera odio della famiglia verso la madre. Il clima diventa più sereno con Fratellino Sorellina della Compagnia teatroBlu (giorno 11 h. 16.30) per la capacità di trasportare i bambini spettatori alla scoperta delle meraviglie del mondo in un gioco animato dal perdersi e poi ritrovarsi ancora più incuriositi. Sempre al Cristallo arriva la Kombriccola di Merano con La verità di Freud di Stefania De Ruvo, commedia degli equivoci sulla psiche umana vissuta da Nadia nella relazione con la madre troppo presente e con un fratello non ancora cresciuto nelle sue responsabilità (il 19 h. 16.30).
Al T.RAUM è atteso il debutto del Paradiso perduto di Teatro la Ribalta – Kunst der Vielfart (16-18 dicembre h. 21). Si tratta della rielaborazione firmata dal regista Antonio Viganò del romanzo dell’orrore di Mary Shelley in cui si racconta il fallito tentativo del dottor Frankenstein di creare un uomo artificiale, perfetto e eterno, che diventa occasione per riflettere sul concetto di bellezza, sul corpo e sul rapporto tra etica e ricerca scientifica.
Prosegue al Teatro San Giacomo la rassegna “Prossima fermata: teatro giovani” curata dalla Cooperativa Prometeo con il monologo Alterati, ricavato da Laura Curino e Dario Spadon dall’omonima opera di Ila Covolan (15 dicembre h. 18.30). Ivan Bortolotti interpreta un elettricista comunale casualmente a contatto con personaggi inquieti, tra i quali un tossicodipendente, un ragazzo tormentato dai problemi con la madre, uno spacciatore, un padre incestuoso, un giovano sottomesso ai social network.
Al Teatro delle Muse di Pineta, la Filodrammatica di Laives presenta la gettonata e coinvolgente commedia In casa del giudice di Marcello Isidori (giorno 12 h. 16.30); al Teatro Gino Coseri di Laives continua invece l’applaudito Concorso Nazionale del Teatro Dialettale Stefano Fait con l’ospitalità di Uomo e galantuomo di Eduardo De Filippo (10 dicembre h. 20.45). La Compagnia Teatrale di Campagna di Salerno interpreta una classica commedia in dialetto napoletano basata sugli equivoci provocati da una compagnia di miserabili quanto velleitari attori di giro ingaggiati da un ricco signorotto innamorato della bella moglie di un gentiluomo, che si trova al centro di una gravidanza inconsapevolmente scambiata.
Di rilievo sono gli spettacoli previsti al Teatro Puccini di Merano per la stagione di prosa del Tsb: Balasso fa Ruzante (Amori disperati in tempo di guerre) di e con Nicola Balasso è la riscrittura di un testo di gelosia, povertà e passione scritto in pavano cinquecentesco da Angelo Beolco detto il Ruzante (5 dicembre h. 20.30; prima in scena al Forum di Bressanone il giorno 3 h. 20.30; al Teatro Comunale di Vipiteno il 4 h. 20.30; alla Haus der Kultur Michael Pacher di Brunico il giorno 4 h. 20.30). Segue il Misantropo di Molière di cui è protagonista il tenace Alceste che, pur contro i consigli degli amici, non scende mai a compromessi e pone il valore della sincerità al di sopra di ogni cosa (produzione Teatro Biondo Palermo, regia di Fabrizio Falco). Sempre con inizio alle ore 20.30, lo spettacolo è in visione nei teatri di Merano il giorno 12, Brunico il 13, Bressanone il 14 e Vipiteno il 15 dicembre.
Per gli appassionati dell’operetta, ancora il Teatro Puccini offre due ghiotte opportunità ravvicinate de L’Obiettivo: il 28 dicembre (h. 20.30) la compagnia Corrado Abbiati si confronta con La vedova allegra di Franz Léhar, un classico del repertorio viennese in cui i protagonisti sono coinvolti in un vorticoso scambio di coppie, promesse, sospetti e incredibili rivelazioni. Spetta alla compagnia Teatro Musica Novecento Il Gala dell’Operetta, un’interessante antologia delle arie più famose e delle scene più divertenti del genere operettistico.
[Massimo Bertoldi]