Le lezioni della “Maestra silenziosa”
Dedicato alla montagna il primo libro dell’influencer bolzanina Petra Cola
Consapevolezza e responsabilità: due aspetti che ogni individuo tenta prima o poi di forgiare nella propria esistenza.
Valori che Petra Cola cerca di affermare e trasmettere in ogni suo post sui social - su Instagram vanta più di 104 mila follower - così come le ha sempre insegnato colei che definisce “la più preziosa” delle sue insegnanti: la montagna. A lei ha dedicato il libro “La maestra silenziosa”. Tra passione e insegnamenti appresi, passando dai trucchi del mestiere a itinerari suggeriti, fino all’ecologia e allo sport in alta quota, l’autrice presenta la sua perfetta simbiosi con l’elemento naturale per eccellenza dell’Alto Adige.
Quando nasce la tua passione per la montagna?
Nasce fin da piccola grazie ai miei genitori. Ogni weekend mia mamma entrava in camera all’alba, tirava su le tapparelle e svegliava me e i miei fratelli per un’escursione in montagna. Il lunedì mattina andavo a scuola e vedevo i miei compagni con le nuove matite colorate o un nuovo giocattolo, mentre io non avevo nulla di nuovo. O almeno, ero nell’età in cui avevo questa percezione. Col tempo ho capito che avevo arricchito il mio cuore di esperienze e momenti bellissimi.
Cosa ti ha insegnato la “Maestra silenziosa”?
Mi ha insegnato a non mollare mai e ad impegnarsi nel raggiungere i propri obiettivi. È silenziosa, ma è sempre presente. Come la vita, ti mette di fronte ad alcuni ostacoli, da superare con determinazione e tanta forza di volontà se si vuole raggiungere la cima. Sono tratti che ognuno di noi può imparare a sviluppare e che io cerco di applicare nella vita di tutti i giorni.
Rivedi in lei una figura genitoriale?
Assolutamente! Qualche anno fa, mio padre ci ha lasciato e a salvarmi è stata proprio la montagna. Mi ha permesso di viaggiare con la mente, di sfogarmi e di sentirmi meglio. È la mia medicina. Una volta raggiunta una cima, che sia da sola o in compagnia dei miei fratelli, percepisco la presenza di mio padre che veglia su di me. Non sono religiosa, ma credo nella forza della natura, nella chimica e nell’universo.
Sottotitolo del tuo libro è “Vivere la montagna al femminile”. Pensi che la montagna sia oggi una questione prettamente maschile?
Direi di no e nella mia testa non lo sarà mai. Tuttavia, mi sono sentita in dovere di trattare l’argomento in quanto molte persone negli anni hanno messo l’essere donna e la montagna su due rette parallele. Un preconcetto che per me non esiste, per il modo e i valori in cui sono cresciuta. Ho molti fratelli e sono l’unica femmina di tre gemelli, ma non mi sono mai sentita inferiore a loro. L’essere donna non mi ha mai condizionato in nulla, perché sono cresciuta nel dialogo e nel confronto senza questo limite in testa. Un limite che nemmeno per la montagna esiste.
Nel libro sono presenti anche alcuni itinerari interessanti...
Li ho inseriti perché sui social non svelo quasi mai i luoghi che visito. Lo trovo una forma di rispetto verso la montagna. Le Dolomiti sono sovraffollate e spesso molti turisti raggiungono questi luoghi con il solo scopo di fare una bella foto da postare. Inserendo gli itinerari nel libro, invece, so che chi li legge è una persona che si informa, che si documenta e si equipaggia al meglio prima di un’escursione. La montagna deve regalarti molto altro, non solo belle foto.
Hai accennato al mondo social appunto. È la giusta dimensione in cui provare a trasmettere una passione o addirittura dei valori?
Ogni contenuto che scrivo, posto o commento è inerente a ciò in cui credo e nei valori che voglio trasmettere. Non è sempre facile e mi preoccupa che adolescenti e adulti usino i social media per apparire e dare un’immagine di quello che non sono realmente. Trovo più importante avere poco seguito, ma costituito da persone che vogliono crescere interiormente e crearsi un’idea, un’opinione, un interesse che poi può diventare anche passione. Se i follower sono queste persone, allora sei sulla strada giusta. I numeri sono importanti per le aziende. Per le persone è il messaggio ciò che conta.
Un obiettivo e un augurio per il 2022?
L’obiettivo è visitare le Alpi francesi, svizzere e italiane. L’augurio è di trovare tanta neve!
[Fabian Daum]
L'AUTRICE E IL SUO LIBRO
Petra Cola (Bolzano, 1996) è una content creator sui canali social. Lavora con le aziende del settore outdoor e montagna che la sostengono nelle sue attività all’aperto. Non è un’atleta professionista, ma una semplice appassionata che mostra la bellezza del proprio territorio e invita le persone a praticare con le proprie gambe escursioni in montagna e ad alta quota.
Titolo: La maestra silenziosa, 2021, Mondadori Electa (collana Rizzoli Illustrati), 175 pagine.