Carnevale 2021 tra maschere e mascherine
La festa più colorata dell’anno tra tante rinunce e pochi eventi “protetti”
Era febbraio 2020 e le tradizionali feste di Carnevale coloravano ogni paese dell’Alto Adige. Si iniziava a vociferare di uno strano virus, paragonabile allora a una comune influenza, ma che di lì a poco si sarebbe trasformato in pandemia ingrigendo le nostre vite.
Un anno dopo la tradizione si trova a dover fronteggiare il virus. Laives e Sinigo, con grande rammarico, hanno rinunciato ad organizzare la loro classica sfilata. Val d’Ega, Val Pusteria e Val Badia, sedi storiche per eventi mascherati sulla neve, sono state costrette a dare forfait. Tuttavia - nuove ordinanze provinciali permettendo - alcuni Comuni, enti e associazioni vogliono regalare qualche ora di allegria e spensieratezza ad adulti e bambini organizzando i classici eventi o iniziative ad hoc per festeggiare in massima sicurezza. Ecco quelle che, almeno fino al momento di andare in stampa, sembrano sicure.
Prato allo Stelvio: Zusslrennen e Maschgertanz
Ormai da secoli a Prato Stelvio si festeggia il Carnevale assieme ai cosiddetti “Proder Maschger” e gli ”Zussl”. Questi ultimi sono i veri protagonisti del giovedì grasso con la classica “Zusslrennen” (11 febbraio): vestiti di bianco dalla testa ai piedi, ornati con fiori di cartapesta e con grossi campanacci, gli Zussl corrono imperterriti e in maniera ordinata lungo le vie del paese per scacciare l’inverno e dare il benvenuto alla primavera. Ad accompagnarli sono solitamente sei giovani travestiti da cavalli bianchi, i quali trascinano un vecchio aratro in legno. A completare il corteo saranno poi i contadini, i servi e l’allegra coppia di straccioni Zoch & Pfott”, che simboleggiano la fertilità. L’idea per l’edizione 2021 è di far esibire il corteo senza la presenza di pubblico in strada.
Domenica 14 spazio alla celebre “Maschgertanz” con protagoniste otto coppie di differente origine e classe sociale. Non c’è da meravigliarsi se alcune “mogli” hanno qualche pelo di troppo sul viso, perché anche i ruoli femminili sono interpretati da uomini. Le coppie girano per tre giorni di osteria in osteria, ballando e prendendo in giro chiunque capiti a tiro. A dettare il ritmo dei balli con il suo bastone è il Bajaz, facilmente riconoscibile per i colori sgargianti e il cappello a punta. La tre giorni di “Maschgertanz” non potrà svolgersi quest’anno all’interno delle locande del paese, ma l’evento potrebbe comunque aver luogo all’aperto.
Vipiteno: pattinaggio e krapfen per i bambini
La domenica tra il giovedì e il martedì grasso le vie di Vipiteno erano solite ospitare una delle più suggestive sfilate di Carnevale. Quest’anno si è preferito rinunciare alla sfilata, ma non al divertimento. Per martedì 16 febbraio, infatti, il comune dell’Alta Valle Isarco, in collaborazione con il VKE, aprirà ai bambini una pista di pattinaggio in piazza Città. Per l’occasione ogni bimbo in maschera potrà noleggiare i pattini gratuitamente. Inoltre un goloso krapfen sarà offerto in omaggio a tutti i bambini assieme a del the caldo.
Termeno: la storica sfilata dell’Egetmann
Tra i più antichi (le prime tracce risalgono addirittura al 1591) e singolari cortei del Carnevale di tutto l’arco alpino, rientra di diritto la sfilata dell’Egetmann a Termeno. Tema centrale è lo sposalizio tra la figura del cosiddetto Egetmann Hansl e la sua “nuova” moglie. Nuova perché cambia ogni due anni e dato che alla sfilata partecipano solo uomini, la fortunata sposa non è altro che un uomo travestito con abito nuziale cui non è consentito bere vino ma solo grappa (e non è mai poca). Ad accompagnare i due novelli sposi per le vie del paese sono lavandaie, mugnai, contadini, orsi colorati e molti altri personaggi. Tra questi i leggendari Schnappviecher (o Wudelen), mostri altissimi con enormi teste pelose che, sbattendo i denti rumorosamente, scacciano via l’inverno. La sfilata dell’Egetmann ha luogo il martedì grasso di ogni anno dispari e l’associazione organizzatrice è al lavoro per poter allestire il tradizionale corteo in massima sicurezza. L’appuntamento è per il 16 febbraio.
Alta Val Venosta: Scheibenschlagen
Chi lo dice che il Carnevale finisce col martedì grasso? Il lancio dei dischi ardenti (Scheibenschlagen) è un’usanza pagana tramandata fino ai giorni nostri che si celebra durante la prima domenica di Quaresima (21 febbraio) sulla collina di Tarces. Il rito è un omaggio all’amore e alla fecondità, simboli della primavera che viene esortata a mostrare il proprio volto fiorito. Prima però bisogna scacciare i demoni del freddo e dell’oscurità con dischi ardenti che disegnano spettacolari coreografie. Filastrocche e canti in rima accompagnano il saluto all’inverno, rappresentato da un’alta croce in legno ricoperta di paglia che viene bruciata.
La speranza per il 2022 è di poter tornare a vedere ogni paese dell’Alto Adige colorarsi con la propria sfilata di Carnevale. E che finalmente sia un tripudio di maschere e non di mascherine!
[Fabian Daum]