“La cultura ci aiuta a sopportare l’isolamento”
Intervista a Marisa Giurdanella, direttrice dell’Ufficio Cultura della Provincia
Il nostro viaggio alla scoperta della Ripartizione Cultura italiana della Provincia di Bolzano si conclude con l’Ufficio Cultura, anch’esso ospitato nell’Edificio Plaza di via del Ronco a Bolzano e guidato dalla direttrice Marisa Giurdanella.
Direttrice, è in pieno svolgimento la campagna “La cultura è viva. Anche per te”, nata principalmente per rendere omaggio alle centinaia di organizzazioni, volontari e professionisti che compongono il sistema diffuso della cultura italiana. Vuole ricordare i contenuti principali della campagna e informare sui primi riscontri ottenuti?
La campagna di informazione pubblica è stata ideata prima della pandemia con l’obiettivo di rendere ancora più visibili le organizzazioni che promuovono su tutto il territorio provinciale cultura. Con l’arrivo del lockdown e con le restrizioni che si sono abbattute sulla nostra quotidianità, abbiamo ripensato alla campagna iniziale modificandone il messaggio comunicativo e ricordando che si può ripartire da un lungo periodo di isolamento e per molti di solitudine attraverso il riavvicinamento alle organizzazioni sia pubbliche che private che fanno cultura.. La cultura ci ha aiutati a sopportare e superare la lunga permanenza nelle nostre abitazioni (nel sito www.art-goes-on.eu si possono visionare i progetti degli artisti aderenti alla prima “Call for Artist” promossa dalla Provincia); dopo il lockdown ci ha riabituati al piacere dello stare insieme e alla voglia di seguire le diverse proposte culturali “dal vivo”.
Tra i compiti istituzionali del suo ufficio rientrano la promozione, programmazione e realizzazione di attività e manifestazioni culturali nonché la promozione delle belle arti e degli artisti. Come state lavorando in questo periodo particolare, caratterizzato dal blocco forzato delle iniziative “fisiche”?
L’Ufficio cultura tradizionalmente organizza almeno un grande evento espositivo nelle sale del Centro Trevi. Nella programmazione del 2020 era calendarizzato un evento celebrativo dedicato a Raffaello Sanzio nel cinquecentenario dalla sua morte, che siamo riusciti ad inaugurare il 10 ottobre 2020 con la mostra “Raffaello Capolavori tessuti”. Il secondo lockdown ci ha costretto a ripensare rapidamente ad una riproposizione dei contenuti di mostra attraverso altre modalità rispetto a quelle in presenza. Grazie al lavoro delle collaboratrici dell’ufficio e dei nostri consulenti, sono stati elaborati nuovi contenuti video da fruire attraverso la rete: in particolare su youtube (TreviLab Raffaello) e su Facebook Raffaello Sanzio. Vi segnalo i video di Antonio Forcellino, restauratore di tanti capolavori di Raffaello; Costantino d’Orazio, conduttore di tanti programmi televisivi dedicati all’arte con Flora Sarrubbo, attrice bolzanina; la visita guidata pensata per ciechi e ipovedenti. Infine un’app gratuita da scaricare sul proprio cellulare Raffaello Capolavori tessuti con la visita virtuale.
Sono stati ripensati per una fruizione on line anche altri due appuntamenti: Into the Digital e ArteperNoi dedicato ad artisti e creativi con esperienze di curatori e artisti di fama internazionale e nazionale. Gli incontri sono sempre accessibili a tutti dal canale youtube TreviLab ArteperNoi.
Qual è stato il riscontro delle iniziative culturali organizzate in modalità online?
Grazie alla rete abbiamo avuto una diffusione dei contenuti sia della mostra che dei percorsi Into the digital e Arte per Noi ben oltre i confini del nostro territorio e una larga partecipazione di un pubblico in parte nuovo. In futuro vogliamo ripensare i contenuti della nostra offerta culturale con l’ausilio anche del digitale, per sollecitare nuovi target di pubblico ad avvicinarsi all’arte e alla cultura. Dobbiamo infatti cogliere da questo periodo di crisi ciò che di buono ci ha insegnato nella promozione culturale e ciò che le persone hanno acquisito come abitudine nel consumo culturale.
Nella sua veste di referente della cultura italiana, quale messaggio si sente di lanciare alle tantissime persone che vivono di attività culturali e che in questo periodo si trovano in difficoltà?
Spontaneamente mi viene da dire di non scoraggiarsi! L’Ufficio cultura è stato in tutti questi mesi il più possibile al fianco degli operatori culturali, accelerando l’erogazione dei contributi, trovando soluzioni non penalizzanti per chi ha avuto difficoltà di gestione e organizzazione delle proprie strutture e aiutando gli artisti a non rinunciare al proprio lavoro creativo per mancanza di mezzi di sostentamento. Anche a chi partecipa alla cultura per passione, penso ai tanti attori delle compagnie filodrammatiche e ai coristi dei numerosi cori, dico di non perdere l’energia e la motivazione: il pubblico ha bisogno di voi e ritornerà a seguirvi con più entusiasmo di prima. Sfruttate questo periodo per trovare nuove modalità di fare rete, di proporre al vostro pubblico nuove performance e per mantenere anche grazie al digitale le connessioni relazionali con i vostri soci e pubblici.