In libreria o a scuola con ChatGPT
I progetti di intelligenza artificiale di Gander Books e Istituto Walther
Sempre più spesso si parla di intelligenza artificiale. Se in diversi ambiti il suo utilizzo è già una prassi, i settori dell'editoria e dell'istruzione muovono ora i primi passi. Con ChatGPT e le sue sorelle IA si inizierà a parlare solo di "CulturIA"? La casa editrice Gander Books e l'Istituto paritario Walther di Bolzano hanno le idee chiare al riguardo.
Si intitola "La fattoria dei cuccioli ribelli", libro per bambini pubblicato da Gander Books che racconta le avventure di 6 simpatici animali. All'apparenza nulla di strano, ma dietro la firma di Etienette Estran si cela una sfumatura impercettibile: il libro è stato scritto ed illustrato dall'intelligenza artificiale.
"ChatGPT era uscito da un mese e nessuno ne parlava - racconta Stefania Gander, editrice del libro. Ho quindi deciso di far scrivere un libro a questa IA per dimostrare l'enorme impatto che avrà sulle nostre vite. È una provocazione e in quanto tale anche il suo materiale promozionale, video, post sui social e relativo comunicato stampa sono stati realizzati tramite IA".
Gli scrittori in erba non devono temere. Anche ChatGPT necessita di formarsi e comprendere i propri errori prima di diventare un buon autore.
"All'inizio era banale e ripetitivo. Mi sono quindi rivolta a lui come faccio con gli autori: evidenziavo buchi nella trama o concetti già espressi, chiedevo di riformulare frasi. Ho fatto l'editing a ChatGPT e col tempo diminuivano i suoi errori. Ultimato il testo, ho creato le illustrazioni con un'altra IA, Midjourney. Ho svolto il ruolo di prompter, la persona che fornisce l'input all'intelligenza artificiale. Magari in futuro sarà una professione", conclude Gander.
Se è vero che dietro ad un'IA c'è sempre un prompter, è altrettanto innegabile che distinguere un testo scritto dalla tecnologia da uno frutto della mente umana non è facile. Anziché leggere Calvino, Ungaretti e Pirandello, le nuove generazioni sfoglieranno pagine di autori IA? Gander non ha dubbi: "Si può suggerirle di adottare lo stile di Umberto Eco, ma non scriverà mai Il nome della rosa. Un'IA non disporrà mai della scintilla, la creatività di noi esseri umani. È un acceleratore di attività che sappiamo svolgere, ma che lei compie più velocemente. Io la uso per le copertine dei libri, i video e le musiche. Sa già dare spunti a chi ha il blocco dello scrittore, potrà affermarsi nella saggistica e i giornali la sfrutteranno per articoli di rilevanza minore. Dobbiamo porci le giuste domande sul suo corretto utilizzo, ma l'impatto dell'intelligenza artificiale è evidente".
Difatti, ha già fatto il suo ingresso nelle aule di scuola. L'Istituto paritario Walther, con il sostegno della Direzione istruzione e formazione italiana, ha attivato un progetto formativo rivolto agli studenti di Creazione d’impresa, comunicazione e business che prevede l'utilizzo di strumenti IA. "L'obiettivo - spiega Roberta Rodà, docente e direttrice del progetto - è creare una connessione tra studenti e mondo del lavoro grazie anche all'intelligenza artificiale. Molti pensano che l'IA occuperà i nostri posti di lavoro. Noi crediamo invece che saranno le persone in grado di utilizzarla a sostituire coloro che non la conoscono".
I 20 studenti coinvolti delle classi terze, quarte e quinte hanno il compito di creare una startup sostenibile, con un forte richiamo al territorio. Dalla brand identity fino alla strategia di marketing, passando per la gestione social, l'analisi di dati e la capacità di mantenere in vita l'azienda. In tutto questo, l'IA sarà al loro fianco. Per aiutarli o per mettere i bastoni fra le ruote. "Con ChatGPT - aggiunge Rodà - i ragazzi hanno svolto ricerche per definire il progetto imprenditoriale, mentre io ho creato un compito in classe con esercizi specifici in base alle loro difficoltà. Inoltre l'IA permette di creare problematiche concrete, come può essere una tempesta di critiche via social, che i vari team devono gestire e risolvere per il bene della propria attività. L'aspetto sorprendente è la ventata di freschezza portata dai ragazzi. Noi docenti trasmettiamo conoscenza ed esperienza, ma l'idea che descrive esigenze e necessità di una generazione può arrivare solo da menti giovani".
E dalla cattedra gli studenti sembrano apprezzare l'iniziativa. "Hanno risposto in maniera proattiva, sviluppando autonomia e capacità di lavorare in team - commenta Nicole Donà, docente di economia aziendale. Come insegnanti dobbiamo fornire agli studenti le giuste competenze per scrivere un prompt corretto. L'intelligenza artificiale può dare spunti interessanti, ma saranno sempre i ragazzi a doverli sviluppare, creando un'azienda, stimando il fatturato, analizzando costi-ricavi. Il mondo IA penso non diverrà mai un indirizzo scolastico, ma potrà far parte del programma didattico".
[Fabian Daum]