L’arte in tutta Bolzano
Tornano le BAW - Bolzano Art Weeks
Dal 27 settembre al 6 ottobre torna BAW – Bolzano Art Weeks, giunta alla sua quarta edizione. Con un ricchissimo calendario di eventi, oltre un centinaio, le settimane dell’arte bolzanina proporranno mostre, performance, eventi, momenti di confronto, aperture straordinarie di studi e location solitamente non accessibili al pubblico.
La collaborazione con le tante realtà artistiche locali offrirà al pubblico un’esperienza immersiva e articolata. Il bando per artisti che si è chiuso durante l’estate vedrà le realizzazione di 5 progetti realizzati in esclusiva per BAW 2024. Incontriamo Nina Stricker, fondatrice e curatrice della manifestazione, per scoprire quali novità caratterizzeranno quest’anno il festival e quali sono le particolarità di una “macchina” così ampiamente diffusa su tutto il territorio di Bolzano.
BAW giunge alla sua quarta edizione: cosa porterà il 2024?
Più consapevolezza individuale e sociale per tutt* con il tema di quest’anno WELLbeing WELfare WELcome. È necessario che l’arte ritrovi concretezza, sia nell’oggetto della sua indagine sia nei motivi che la stimolano. Il pubblico deve poter vivere esperienze che permettano di interrogarsi e crescere, nutrendo la sfera emotiva ed intellettuale.
Quanto lavoro c’è dietro un calendario così vario e che copre tutta la città?
È innanzitutto un grande lavoro di coordinamento corale. Io e i miei co-founder Valentina Cramerotti, Barbara Brugnara, Hannes Egger e Massimiliano Gianotti possiamo contare su uno staff meraviglioso, sulla capacità organizzativa di Cooperativa 19 e la collaborazione con Südtiroler Künstlerbund e Südtirol Kultur. Vantiamo poi un comitato tecnico scientifico composto da Chiara Caliceti (direttrice generale di DOC-COM), Nitzan Cohen (preside Facoltà di Design e Arti Libera Università di Bolzano), Leonie Radine (curatrice MUSEION), Valerio Dehò (curatore indipendente), Rudolf Frey (direttore artistico Vereinigte Bühnen Bozen VBB), Daniele Lupo (Co-Founder e Co-Artistic-Director di Lungomare), Kathrin Oberrauch (curatrice indipendente), Tommaso Tisot (collezionista) e Lisa Trockner (direttrice Südtiroler Künstlerbund SKB). Possiamo poi, e soprattutto, fare affidamento su oltre 100 partner fra artist*, associazioni e istituzioni di arte contemporanea.
Quali potenzialità offre a lei curatrice il contesto bolzanino?
Io sono cresciuta qui e vivo ora a Milano. BAW mi offre ogni anno un’occasione preziosa per riconnettermi annualmente con il ricchissimo tessuto multiculturale e le infinite risorse culturali e naturali di questa provincia.
Sono stati dichiarati di recente i progetti vincitori della vostra Call for Artists, in che modo vi hanno sorpreso queste proposte?
Sono proposte installative, immersive e performative che potrebbero risvegliare le coscienze, fermare il tempo e la corsa continua, aprendo uno spiraglio verso le infinite potenzialità e risorse che risiedono in ognun* di noi. Crediamo che l’arte debba tornare ad aiutare concretamente le persone a rivolgersi a valori più profondi e duraturi.
Come orientarsi tra tanti eventi?
Lasciarsi andare, anche perdersi volontariamente...in fondo è tutto interconnesso. Comunque anche quest’anno per facilitare la “navigazione” la città sarà idealmente divisa in 5 zone e il programma in 5 giornate dedicate a ciascuna di esse. Grazie ad una mappa cartacea chiaramente illustrata e alla sua versione online geolocalizzata sarà possibile orientarsi tra i diversi eventi, calendarizzandoli secondo il proprio interesse.
[Mauro Sperandio]