Culten, le antiche radici della Val d’Ultimo
A Santa Valburga è stato realizzato un interessante centro di documentazione
I paesaggi incontaminati, il silenzio appagante e un armonico compromesso tra uomo e natura rendono la Val d’Ultimo una delle più suggestive mete dell’Alto Adige.
I grandi laghi e i fitti boschi, le cime del gruppo dell’Ortles e i numerosi sentieri si prestano a infinite gite ed escursioni. Accanto alla rilevanza naturalistica dell’Ultental si levano, con pari dignità, interessanti attrazioni legate alla storia anche remota di questa valle. Oltre ai larici millenari – “testimoni frondosi” di un antico passato – mete quali il Museo etnografico di San Nicolò ed il centro visite del Parco Nazionale dello Stelvio Lahnersäge mostrano interessanti esempi di come l’uomo abbia saputo affinare l’arte di vivere in un territorio affascinante, ma non privo di insidie.
Recentemente, dalla primavera del 2018, la Val d’Ultimo si è arricchita di una pregevole istituzione, quella del centro di documentazione Culten. Questo piccolo museo, situato sulla collina della chiesa di Santa Valburga, offre ai visitatori una panoramica sui primi insediamenti sorti nella valle già a partire dall’età del bronzo. La stessa sede del museo si trova nello spazio occupato da un ampio sito sacrificale, scoperto in maniera fortuita durante alcuni lavori edili in una vicina proprietà. Proprio la riproduzione di un altare destinato all’immolazione è al centro dell’interessante percorso espositivo. Il suggestivo gioco di luci, le avvincenti illustrazioni ed un coinvolgente insieme di esperienze sensoriali e installazioni video esaltano in modo convincente i reperti esposti.
Accanto al museo trova spazio un piccolo antico maso, il F’Hochhaus, che durante le operazioni di spostamento nella sede attuale svelò, in alcune intercapedini, dei curiosi reperti. Oltre a monete, dadi e forcine per capelli risalenti all’epoca della costruzione del maso, fu ritrovato anche un originale mazzo di carte da gioco dipinte a mano e risalenti al Cinquecento. Piacevole e utile per conoscere le varietà di piante aromatiche che crescono nel territorio è l’area esterna di Culten. Di questo museo e dell’offerta museale che contraddistingue la Val d’Ultimo parliamo con Christian Oberthaler, assessore con delega ai musei del Comune di Ultimo.
Ultental, una “piccola valle” ma con un ricco patrimonio naturale e culturale...
Vero. Con l’inaugurazione di Culten la Val d’Ultimo vanta ora tre musei completamente diversi. Dopo quello di San Nicolò, dedicato alla vita nella valle, e quello della segheria di Santa Gertrude, che si occupa della flora e della fauna locali, abbiamo ora la possibilità di svelare le pagine più antiche della storia della Val d’Ultimo.
Qual è stata la risposta del pubblico a questa importante novità?
È stato davvero molto apprezzato, sia per ciò che di sorprendente racconta che per l’allestimento. I ritrovamenti fatti ci permettono di datare la presenza dell’uomo nella valle già 5000 anni prima di Cristo e ci hanno fatto scoprire quello che forse era il più importante centro sacrificale dell’arco alpino.
[Mauro Sperandio]
CULTEN - CENTRO DI DOCUMENTAZIONE
Indirizzo: Hochhaus 33 - Santa Valburga/Ultimo
Contatti: Tel. 0473 428900,
Orari di apertura: da aprile a Ognissanti da mercoledì a domenica, ore 10-12 e 14-18