Menu teatrale di primavera, tanta qualità
Da Cechov a Pirandello, dalla Trappola per topi al musical La famiglia Addams
Il menu del primo mese di primavera offre agli appassionati di teatro vari piatti di pregevole qualità.
Spicca Il gabbiano, capolavoro di Anton Cechov scritto nel 1895, in scena al Teatro Comunale di Bolzano per la stagione del Teatro Stabile (7-9 marzo h. 20.30, il 10 alle 16). È il dramma delle illusioni inutili e perdute che vivono la giovane Nina, innamorata dello scrittore Trigorin, il tormentato Konstantin e sua madre Irina, attrice e amante dello stesso Trigorin. La regia compete al qualificato Marco Sciaccaluga, tra gli attori spiccano Alice Arcuri, Elisabetta Pozzi e Stefano Santospago.
Dalla malinconia russa, metafora di una condizione umana senza tempo, si passa al musical La Famiglia Addams (5 marzo, h. 20.30, rassegna La Musa leggera dell’Obiettivo). Una cena di gala organizzata nella fatiscente e tenebrosa villa vittoriana per festeggiare il fidanzamento, confidato solo al padre, della figlia Morticia, la principessa delle tenebre, provoca un humor sarcastico e momenti di alta comicità sostenuta da questi stravaganti personaggi famosi anche attraverso fumetti, cartoni animati, serie televisive. Tra i protagonisti figura Gabriele Cirilli, la regia è di Claudio Insegno.
Il Teatro Comunale di Gries ospita la rassegna Arte del far ridere organizzata dal Circolo La Comune. Si inizia con Sbussolati di Roberto D’Alessandro e Mario Zamma, anche interprete di spassosi monologhi dedicati all’amore e alla cultura, alla società e alla politica (3 marzo, h. 18). Segue nei giorni 4 e 5 (h. 21) Tre papà per un bebè (compagnia Nicola Canonico), ossia tre amici molto diversi tra loro alle prese con un neonato e con l’arrivo destabilizzante di un’avvenente ragazza. Sic transit gloria mundi è un monologo interpretato da Chiara Mascalzoni in cui si denuncia il perdurante maschilismo nella società e nella chiesa (7 marzo, h. 21).
Non mancano di interesse le proposte del Teatro Cristallo, a partire da Superabile del Teatro La Ribalta (rassegna Corpi Eretici, 1 marzo, h. 21). Si tratta di un’appassionante ed emozionante conferenza-spettacolo animata da quattro attori disabili che parlano anche con leggerezza e ironia dei disagi della vita quotidiana, di sogni e amore. Intorno alla ricerca dell’assassino psicopatico si sviluppa la trama del dramma horror-brillante Trappola per topi di Agatha Christie proposto dalla compagnia Attori & Tecnici (rassegna In scena in collaborazione con il Tsb, 8 marzo, h. 21). Merita particolare attenzione L’abisso di e con lo scrittore e attore palermitano Davide Enia che, dopo aver assistito di persona a sbarchi di clandestini a Lampedusa, ha raccontato crude testimonianze accorpate in un testo teatrale intenso e permeato di suggestioni autobiografiche (15 marzo, h. 21). L’intreccio tra effetti della voce e il suono della musica costituisce il fulcro creativo dello spettacolo tratto da Orlando furioso di Ludovico Ariosto e realizzato da Nicola Benussi e Franco Bertoldi in un’intrigante coproduzione di compagnia teatroBlu e Musica Blu (29 marzo, h. 21). Si caratterizza all’insegna della sana comicità e della pungente satira di costume Sganarello medico per forza e per amore di Molière (Gruppo Amici dell’Arte, 10 marzo, h. 16.30); mentre il pirandelliano Pensaci Giacomino provoca riso amaro e riflessioni sul rapporto tra vita e lavoro (compagnia Teatro Mio, 24 marzo, h. 16.30).
Al nuovo Spazio Costellazione di Oltrisarco, nell’ambito della rassegna Kilometro Zero, è atteso il noto attore trentino Andrea Castelli con un’esibizione di improvvisazioni comiche (16 marzo, h. 20.30).
C’è molto interesse per l’esito del Concorso Nazionale del Teatro Dialettale Stefano Fait organizzato dalla Filodrammatica di Laives. La premiazione è fissata al Teatro Gino Coseri l’8 marzo, in una serata vivacizzata anche dallo spettacolo di teatro-circo Sogno curato da Giuseppe Marazzi (h. 20.45), in replica al Teatro delle Muse di Pineta domenica 10 (h. 16.30).
Il nome del padre di Mario Perrotta costituisce il fiore all’occhiello del Teatro Puccini di Merano (25 marzo, h. 20.30; prima in visione alla Haus Michael Pacher di Brunico il 10, h. 20.30, al Forum di Bressanone il 12, h. 20.30 e al Teatro Comunale di Vipiteno il 14, h. 20.30). In questa nuova produzione del Teatro Stabile di Bolzano l’attore e drammaturgo presenta un monologo incentrato sulla figura del padre moderno secondo tre diverse tipologie definite per appartenenza sociale, identità geografica e attività lavorativa. Prosegue l’attività dell’Unione Italiana Libero Teatro con l’allestimento de Il processo Squiccheri di Valerio Di Piramo secondo la versione del locale gruppo teatrale Sipario Amico (3 marzo, h. 16.30); 8 donne e un mistero tratto dal thriller di Robert Thomas è invece la scelta della compagnia La Kombriccola (10 marzo, h. 16.30). Infine c’è la divertente commedia Due donne, un ladro e una cassaforte di Franco Roberto assunta dal Piccolo Teatro Merano (24 marzo, h. 16.30).
[Massimo Bertoldi]