TEATRO COMUNALE, 20 anni valgono una grande festa
Il 9 settembre evento celebrativo a distanza di vent‘anni dall‘inaugurazione
Vent’anni di attività per un teatro possono sembrare pochi, per diventare una ricorrenza così importante da trasformarsi in una festa. Eppure ricordare oggi la data di inaugurazione del Teatro Comunale di Bolzano, il 9.9.1999, ha un significato particolare perché segna la fine di un percorso storico difficile e travagliato, apre un nuovo capitolo che non riguarda solo la vita dello spettacolo ma coinvolge la convivenza e la crescita culturale della città.
Il tormento inizia nel settembre 1943, quando i bombardamenti alleati colpiscono ripetutamente il Teatro Civico/Teatro Verdi ubicato nei giardini della stazione. Voluto dal borgomastro Julius Perathoner, il primo teatro pubblico di Bolzano era stato realizzato da Max Littmann, architetto bavarese di fama internazionale. Inaugurato nel 1918, l’elegante e sontuoso edificio dotato di una sala di 750 posti adatta alla musica e alla prosa diventa il fiore all’occhiello della città.
Nel dopoguerra si susseguono dibattiti e polemiche sulla sua ricostruzione, mentre il consumo dello spettacolo ripiega principalmente nelle sale cinematografiche del Corso, dell’Augusteo (ora Auditorium) e del Druso (oggi sede dell’Eurac), affiancate dal Teatro Minerva e, negli anni ’60 e ’70, via via dal Teatro Cristallo, dalla Haus der Kultur Walther von der Vogelweide, dal Teatro Comunale di Gries. Nel corso degli anni Ottanta la questione del teatro a gestione pubblica diventa vera e propria urgenza: cresce la richiesta popolare con la raccolta di firme pur ostacolata da una parte della comunità decisamente contraria. Lo stesso succede in sede politica.
L’incarico dato a Marco Zanuso, architetto milanese di respiro internazionale, di progettare il nuovo teatro ha il sapore della liberazione che si materializza il 27 maggio 1995 con la posa della prima pietra in piazza Verdi. Quattro anni dopo, in quel fatidico 9.9.1999, si celebra l’evento inaugurale con il taglio del nastro da parte di Sergio Mattarella (allora vicepresidente del Consiglio dei Ministri), seguito da una memorabile ed emozionante serata di spettacoli in tre lingue.
Il sontuoso Teatro Comunale è affidato alla Fondazione Teatro Comunale e Auditorium, voluta dal Comune e dalla Provincia, cui competono la manutenzione, la gestione tecnica, il servizio biglietteria e l’amministrazione degli spazi e delle sale in cui operano gli enti residenti, Teatro Stabile, Vereinigte Bühnen Bozen, Fondazione Haydn.
Spetta proprio alla Fondazione (ora diretta da Mariaclara Pagano, preceduta da Manfred Schweigkofler) l’organizzazione della giornata evento del 9.9.2019 che vuole festeggiare anche l’assidua e appassionata presenza del pubblico agli spettacoli tenuti nella Sala Grande e nel Teatro Studio in questi primi venti anni di funzionamento della struttura, che ha ospitato una vera e propria parata di grandi interpreti.
È sufficiente ricordare, tra i tanti, Paolo Bonacelli, Patrizia Milani, Carlo Simoni, Paolo Rossi, Paolo Fresu, Fausto Paravidino per le stagioni del Teatro Stabile, gli allestimenti di autori classici e contemporanei delle VBB, i concerti della Haydn, Claudio Abbado che dirige la Mahler Chamber Orchestra in Simon Boccanegra. Per non dimenticare nomi illustri come Moni Ovadia, Eros Pagni, Mariangela Melato e altri artisti applauditi in spettacoli organizzati da La Comune e da L’Obiettivo.
E allora che festa sia, del teatro e della città!
(M.B.)
IL PROGRAMMA DEL 9 SETTEMBRE AL TEATRO COMUNALE
Il rapporto del teatro con la città è l’argomento della tavola rotonda con Marco Bernardi, Thomas Seeber, Manfred Schweigkofler, Giovanni Salghetti Drioli e Luis Durnwalder; l’attività artistica sarà analizzata dai direttori Mariaclara Pagano, Irene Girkinger, Valeria Told e Walter Zambaldi. Il viaggio nei segreti e negli ambienti dello spettacolo è coordinato da Andrea Bernard. Tappa in Sala Danza per l’esibizione di Sabrina Fraternali e un laboratorio con Nadja Tröster. La Sala Grande ospita l’orchestra Haydn con il direttore Philipp von Steinaecker e il soprano Mirjam Gruber, l’esibizione del ballerino Martin Zanotti e uno spettacolo di scenotecnica. Nel Teatro Studio si susseguiranno gli attori delle VBB, i Giovani in Scena del TSB, Thomas Rizzoli e Karin Verdorfer. Si potranno visitare la sartoria e la stanza trucco e nel foyer gran finale con musica, drink e ballo. Scoprite il programma completo su www.fondazioneteatro.bolzano.it.