Breathe: murales sul tema del Covid
L’arte urbana invade i centri della provincia con il primo grande progetto ad ampio “respiro” del territorio
Il mondo giovanile e il settore dell’arte sono due universi particolarmente penalizzati dal Covid-19. Un lungo periodo destabilizzante che ci ha lasciati tutti sospesi, senza fiato, protetti da mascherine e costretti a frapporre muri fra noi e gli altri, fra dentro e fuori, creando solitudini e distanze. Per scardinare i simboli negativi associati alla pandemia nasce “Breathe!”, progetto visionario curato da Outbox - Urban Art in South Tyrol in collaborazione con la cooperativa sociale Young Inside e sostenuto dalle Politiche giovanili della ripartizione Cultura italiana della Provincia autonoma di Bolzano.
“Breathe!” (letteralmente: respira!) è pronto a coinvolgere tutto l’Alto Adige attraverso sei nomi di alto profilo della scena internazionale dell’arte urbana, che saranno protagonisti di altrettanti murales. Due le opere a Bolzano, una a Bressanone, una a Laives, una a Merano e una a Brunico, tutte sostenute dai rispettivi comuni. Anche l’IPES avrà un ruolo attivo nel progetto, mettendo a disposizione le facciate di alcuni edifici.
Ma non solo l’ente pubblico crede nel progetto: anche Alperia e la Fondazione Cassa di Risparmio hanno garantito il loro sostegno, così come le ditte Federservizi e ARD Raccanello che saranno sponsor tecnici.
“Si tratta di un percorso artistico multiforme, che offrirà riflessioni longeve e ad ampio raggio – ha promesso Anna Bernard, fondatrice di Outbox - per le strade in cui siamo abituati a transitare quotidianamente e distrattamente, d’ora in poi ci sarà modo di stupirsi”. Il progetto si svilupperà da metà aprile fino all’autunno, regalando mese dopo mese alle comunità locali i progetti artistici. “Breathe coinvolgerà i giovani e tutta la cittadinanza per riflettere sul tempo che stiamo vivendo”, hanno aggiunto i responsabili di Young Inside.
A Bolzano, lo street artist cagliaritano Tellas realizzerà la prima facciata di “Breathe!” a partire dal 16 aprile. Dopo di lui si alterneranno Egeon (all’anagrafe Matteo Picelli), che nel 2018 ha offerto alla città capoluogo la sua prima grande opera murale “Ricorda la Bellezza”, in via Roen; e ancora l’artista marchigiano Giulio Vesprini, la spagnola Elisa Capdevila e il sardo Roberto Cireddu (in arte Ciredz).
Questo preciso momento storico ci sta togliendo il respiro.
Lo fa letteralmente, ma anche simbolicamente.
L’uomo si ritrova derubato della facoltà naturale di respirare liberamente. Mentre il mondo intero si chiude in lockdown e cerca di adattarsi ad un nuovo spazio virtuale condiviso, non può fare a meno di indignarsi collettivamente alla vista delle immagini di George Floyd, anche lui brutalmente privato del respiro. Mentre le città e le strade si svuotano e la periferia acquisisce attrattività, il pianeta respira un’aria più pulita.
Ma cosa ci rimarrà di questo tempo?
Il linguaggio universale dell’arte urbana nasce ed esiste fra e con le persone. Fa respirare le facciate cieche, genera una nuova vita da luoghi dimenticati e regala un nuovo punto di vista allo spazio urbano ed extra urbano.
Con Breathe! project OUTBOX e Young Inside intendono portare il rituale dell’arte, e il dialogo che ne consegue, nello spazio pubblico del futuro.
Appena puoi, esci, osserva la tua città e respira!