TEATRO, ESTATE ALL’INSEGNA DELLA VARIETÀ
In cartellone spettacoli sperimentali, recital, monologhi, poesia e satira
La varietà dei luoghi dello spettacolo e la molteplicità dei linguaggi teatrali: è questa la caratteristica delle offerte culturali rivolte agli appassionati delle arti sceniche.
Nella cornice di piazza Municipio di Bolzano sono attesi due spettacoli inseriti nella rassegna “Fuori! 2021” curata dal Teatro Stabile in collaborazione con altri partner. Apre la serie Otello Circus di Antonio Viganò di Teatro La Ribalta (giorni 1 e 2 luglio, h. 21). Accreditata da applaudite tournée nazionali e internazionali, questa originale opera lirico-teatrale magistralmente interpretata da attori diversamente abili, ricava il materiale narrativo dalle celebri opere di Verdi e Shakespeare, per raccontare in un’ambientazione circense il tema della gelosia e i suoi fantasmi.
Compete alla stessa compagnia bolzanina l’organizzazione di due interessanti esibizioni incentrate sulla poesia e la forza sonora della sua resa scenica. La voce delicata di Mariangela Gualtieri – cofondatrice del Teatro Valdoca, di cui è anche drammaturga – intreccia le parole del recital Il quotidiano innamoramento ricavato dalla raccolta di poesie Quando non morivo pubblicata dalla stessa attrice nel 2019. Si tratta di versi che aprono un sguardo sul mondo, umano e naturale, con atteggiamento spesso stupito, talvolta perplesso, il più delle volte fiducioso (3 luglio, h. 21). Altrettanto profonde e coinvolgenti risultano le composizioni poetiche della scrittrice di origine badiota Roberta Dapunt (che alterna all’italiano l’uso del ladino) raccolte in Voce del verbo essere umano: le sue parole sviluppano un’esplorazione del significato più intimo e profondo delle nostre parole in rapporto al gioco dell’esistenza (Cortile interno del Municipio, giorno 4, h. 21).
Ci si trasferisce nella piazzetta antistante il Teatro Cristallo dove è previsto lo sperimentale Indagine viva: uno spettacolo di improvvisazione, ossia un happening ideato dall’intraprendente collettivo Palco Verticale composto da attori trentini e affidato alle competenze espressive di Marta Marchi (9 luglio, h. 18.30). La formula predisposta dalla drammaturgia di Carolina Calle Casanova prevede il coinvolgimento continuo dello spettatore secondo la formula dell’intervista, tanto che le sue stesse risposte si trasformano immediatamente in materiale tematico per la spontanea improvvisazione degli stessi interpreti.
Nello stesso ambiente (il giorno 16, h. 18.30) è la volta di Fame, testo intrigante ricavato dalla raccolta di monologhi Gola di Mattia Torre. Oggetto di bersaglio comico-satirico è il vizio indelebile e atavico degli italiani per il cibo, che diventa sorta di paesaggio mentale in cui convergono metaforicamente le traiettorie delle incertezze e degli imprevisti quotidiani. Il tutto si declina nelle frenetiche corse ai supermarket e nelle feste luculliane. Il monologo è interpretato da Emanuele Cerra ed è accompagnato dalla “tavola sonora” imbandita dal musicista Antonio Bertoni che anima un sottofondo di forchette, piatti e rubinetti d’acqua.
Nel vicino Parco delle Semirurali (30 luglio, h. 21) è in scena Inventarsi una città – Uno nessuno centomila (prima parte) di Francesco Niccolini, qualificato scrittore che annovera, tra l’altro, strette collaborazioni con Marco Paolini. Il copione, interpretato da una compagnia di giovani attori altoatesini uniti nella Cooperativa 19, ripercorre la storia novecentesca di Bolzano e dell’Alto Adige, che si enuclea dalle menzogne propagandistiche della Prima guerra mondiale, peggiora con la politica colonizzatrice e aggressiva del regime fascista, fino a conoscere gli abissi della tragica follia durante il periodo dell’occupazione nazista.
Nel piazzale del Teatro Spazio Costellazione è atteso Andrea Castelli con Diario di bordo (16 luglio, h. 21). Il monologo dell’apprezzato attore trentino assembla materiali vari in un canovaccio elastico e mutevole che intende instaurare un rapporto diretto con il pubblico, dopo tanti mesi di forzata assenza. Il racconto procede sull’asse del linguaggio comico e graffiante proprio di Castelli.
È attiva anche la Filodrammatica di Laives che, presso il Teatro Tenda Pfarrheim (1 luglio, h. 21), mette in scena la nuova produzione In casa del giudice, atto unico di Marcello Isidori che vede come protagonista un magistrato molto rigoroso nel lavoro e nella vita condivisa con Giulia e il figlio Edoardo nato dalla prima e defunta moglie, ora adulto e indipendente. Il loro incontro è spigoloso e polemico, tanto che alla fine lascerà un segno indelebile nei due complicati personaggi.
[Massimo Bertoldi]