REALTÀ AUMENTATA, ARTE E MEMORIA
“Ricordi domani?”, progetto intergenerazionale per il quartiere Novacella
“L’epidemia di Covid 19 ha messo a dura prova le relazioni sociali, i legami di prossimità e le quotidiane occasioni di socializzazione. I consueti spazi adibiti alla cultura si sono svuotati, e le uniche piazze che hanno permesso di perpetuare i legami sono le piattaforme digitali e i social network. Urge quindi una riflessione sulla vita degli abitanti e sui quartieri, sulle strade e sulle piazze che hanno perso vivacità e parte della loro identità. È quindi necessario ripensare gli spazi pubblici e di prossimità e, in vista di una ripartenza, poterli immaginare unendo i punti di vista delle generazioni. Per farlo serve riflettere sulla vocazione storica del quartiere e, al contempo, innovare e valorizzare tradizioni e luoghi”.
Francesca Viola, presidente della cooperativa Young Inside, spiega così le origini del progetto “Ricordi Domani?” un progetto dedicato al quartiere Europa-Novacella di Bolzano, la circoscrizione più piccola del capoluogo, ma popolata da ben 16.000 abitanti e con l’indice di vecchiaia più alto della città.
Il quartiere ha storicamente una forte connotazione commerciale, e le vie che lo disegnano sono caratterizzate da botteghe artigianali e negozi di vendita al dettaglio per lo più a conduzione familiare. Oggi, però, l’area vive una stratificazione di storie, idiomi e culture differenti e su questo si lavorerà.
Ce lo conferma Anna Cerrato, coordinatrice del progetto: “L’intento è di coinvolgere giovani e anziani del quartiere e di avviare un costruttivo dialogo intergenerazionale. Gli anziani saranno testimoni fondamentali per recuperare la memoria storica del quartiere e i giovani saranno essenziali per innescare il processo di innovazione. L’obiettivo esplicito è quello di ripensare e immaginare il quartiere facendo dialogare passato, presente e futuro, calibrando gli strumenti digitali con i ricordi del passato. Per facilitare la partecipazione sono state coinvolte anche associazioni, cooperative, scuole e centri giovanili”.
Nel frattempo sono emersi i primi desideri degli abitanti che, a quanto pare, non mostrano grandi differenze rispetto all’età anagrafica. Anna Cerrato ne evidenzia il differente approccio: “Sia i giovani che gli anziani chiedono un quartiere più vivo. Solo che i secondi ripescano quei momenti dalla memoria, dagli anni della loro gioventù, mentre i primi li vedono come occasioni per il futuro. Dopo un anno come quello appena trascorso è un tema inevitabilmente molto sentito”.
Desideri che dovranno confrontarsi, però, con una realtà che è radicalmente cambiata negli ultimi anni. I quartieri di Bolzano sono contrassegnati dai numerosi divieti, da cartelli che vietano, per esempio, il gioco del pallone, ma non mancano segnali in controtendenza. “Molti, anziani compresi, vorrebbero più feste nel quartiere. Ricordano ancora quando le organizzavano con un semplice giradischi che suonava in strada. Credo sia un segnale, magari sorprendente, ma sicuramente interessante”.
I DETTAGLI
“Ricordi domani?” è un progetto che punterà principalmente su due fasce di età: 25 ragazze e ragazzi dagli 11 ai 20 anni e almeno una trentina di anziani che fungeranno da custodi della memoria del quartiere. Verranno coinvolti anche i commercianti per veicolare la loro storia e mettere a disposizione le vetrine dei locali per ospitare le opere artistiche “aumentate”.
Tutti gli abitanti del quartiere possono, comunque, essere protagonisti del progetto condividendo ricordi, foto, aneddoti e storie, che saranno poi utilizzati come fonte di informazioni e spunti creativi dai giovani partecipanti ai workshop, per immaginare nelle loro opere dei nuovi futuri per gli spazi del quartiere.
Attraverso lo strumento del digitale, in particolare grazie alla realtà aumentata, i giovani, non solo potranno riportare in vita ciò che non esiste più, ma anche immaginare un nuovo futuro per gli spazi commerciali. L’utilizzo della tecnologia e la raccolta di vecchi ricordi saranno due metodi per realizzare una comune azione di storytelling. Al termine del progetto verranno organizzati dei tour nel quartiere durante i quali i giovani faciliteranno, con l’aiuto di tablet, la visualizzazione delle opere digitali.
“Ricordi domani?”, è curato dalla cooperativa sociale Young Inside con il sostegno delle Politiche Giovanili della Ripartizione Cultura della Provincia e andrà avanti fino a ottobre 2021. I workshop gratutiti sono tenuti dalla cooperativa Bepart di Milano, esperta di realtà aumentata applicata a progetti partecipati, dureranno cinque mattinate dal lunedì al venerdì a scelta tra il 21 giugno e il 9 luglio e consisteranno in una parte di elaborazione artistica di poster art e una parte di produzione di materiali multimediali che andranno applicati ai poster come realtà aumentata. Per informazioni o iscrizioni:
[Massimiliano Boschi]
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