Novembre a tutta qualità
Arrivano a Bolzano numerosi spettacoli con interpreti di grande spessore
Guardando i titoli e i nomi degli interpreti emerge un dato certo: gli spettacoli in programma nel mese di novembre rivelano uno spessore qualitativo di alto livello che si riconosce nei vari generi declinati nei linguaggi della scena.
Ha il sapore dell’evento la messinscena de La bottega del caffè di Carlo Goldoni attesa al Teatro Comunale di Bolzano, in quanto come protagonista figura Michele Placido nella parte di Don Marzio, uomo losco e arrogante, seminatore di zizzanie e fine maldicente. Emergono, inoltre, i lati oscuri e i vizi di una certa borghesia settecentesca distratta dal gioco d’azzardo (giorni 4 e 6, h. 20.30; il 5, h. 19; il 17, h. 16). A seguire spiccano altri due eventi che coincidono con le nuove produzioni di Teatro Stabile di Bolzano sempre al Comunale di piazza Verdi, a partire da Peachum. Un’opera da tre soldi scritto, diretto e interpretato da Fausto Paravidino con Rocco Papaleo. Ricavato dall’Opera da tre soldi di Brecht, il testo presenta il protagonista, eroe dei miserabili, impegnato a riprendersi la figlia rubata vivendo “la miseria dei poveri, la miseria di chi vuole arricchirsi, la miseria di chi ha paura di diventare povero” (giorni 11 e 13, h. 20.30; il 12, h. 19; il 14, h. 16).
Diretto da Marta Dalla Via, Natalino Balasso recita Balasso fa Ruzante (Amori disperati in tempo di guerre). Si tratta di una riscrittura anche linguistica in chiave dialettale del Secondo dialogo di Angelo Beolco detto il Ruzante, scrittore padovano del Rinascimento che racconta un delitto passionale provocato dalla povertà e dalla gelosia (il 25 e 27, h. 20.30; il 26, h, 19; il 28, h. 16).
Intriganti e coinvolgenti anche gli spettacoli al Teatro Cristallo. Si inizia con L’attesa di Remo Binosi, un dialogo ambientato nel Settecento tra due segregate – una nobildonna veneta promessa sposa al Duca di Francia e una popolana colpevole di essere rimasta in cinta da uno sconosciuto – che da conflittuale diventa di solidarietà e simpatia (giorno 12, h. 21; il 13 al Teatro Puccini di Merano, h. 20.30; il 14 all’Haus Michael Pacher di Brunico, h. 20.30; il 15 al Forum di Bressanone, h. 20.30; il 16 al Teatro Comunale di Vipiteno, h. 20.30).
Luci alla Ribalta di Bolzano propone Il colpo della strega di John Graham (sempre al Cristallo, il 14, h. 16.30), divertente farsa ricca di colpi di scena intorno ad un tradimento riuscito male. È per i bambini Pippi Calzelunghe della compagnia ariaTeatro (il 20, h. 16.30).
Incuriosisce vedere Elio, storico leader delle Storie Tese, cimentarsi con Il grigio di Giorgio Gaber e Sandro Luporini rielaborato da Giorgio Gallione che intreccia prosa e musica con una decina di canzoni di Gaber, per presentarci un uomo volutamente isolato da tutto e da tutti nella sua casa di campagna, malgrado i fastidi provocati dalla bizzarra famiglia di un ex colonello e soprattutto da un misterioso topo che diventa elemento scatenante di incubi e di un inesorabile e ironico flusso di coscienza (giorno 24, h. 21; in visione prima al Forum di Bressanone il 13, h, 20.30; poi all’Haus Michael Pacher di Brunico il 26, h. 20,30; e al Teatro Puccini di Merano il 27, h. 20.30).
Ancora il Cristallo ospita Una casa di pazzi di Roberto D’Alessandro, secondo l’interpretazione della Filodrammatica di Ora (giorno 28, h. 16.30). In un esilarante groviglio di tensioni in una famiglia, ravvivate da gag e sorprese, si sviluppa una pregnante riflessione sul concetto di pazzia vissuta all’interno delle mura domestiche.
Prosegue l’attività di Teatro la Ribalta con il collaudato Ali, un incontro tra un giovane uomo disilluso e pessimista, e un angelo caduto, dal quale nasce un dialogo di conflitti e curiosità, ricordi, gioie e dolori (Teatro Comunale di Gries, giorno 11, h. 11 e 20.30).
Si intitola “Prossima fermata: teatro per giovani”, la rassegna curata dalla Cooperativa Teatrale Prometeo che propone tre spettacoli al Teatro Comunale San Giacomo: Invincibili – Storie di atleti che non si sono mai arresi della compagnia La Pulce, chiamata a confrontarsi con personaggi che condividono scelte coraggiose e capacità di lottare con passione e umanità, vincendo le loro sfide senza mai arrivare primi (giorno 10, h. 18.30); La nave dolce di Tib Teatro (il 17, h. 18.30) rievoca lo storico sbarco di ventimila albanesi ammassati sulla nave Vlora, al porto di Bari nel 1991; infine Endurance – Un racconto vero (produzione Prometeo, il 24, h. 18.30) è una appassionante e tragica storia di sopravvivenza condivisa nel 1915 dall’equipaggio di una nave imprigionata tra il ghiaccio, per poi affondare dieci giorni dopo.
Continuano le rappresentazioni degli spettacoli iscritti al Concorso Nazionale del Teatro Dialettale “Stefano Fait” in corso al Teatro Gino Coseri di Laives. In romanesco recitano gli attori della Compagnia Teatrale Arca impegnati in Nemici come prima, briosa commedia di Gianni Clementi ambientata in una struttura ospedaliera che diventa cornice di dolore e preoccupazioni per un parente gravemente malato poi inaspettatamente guarito, tanto da scombinare i piani degli eredi (giorno 5, h. 20.45); la firma di Clementi ritorna in Donnacce, opera scritta in dialetto con il quale si esprimono due anziane prostitute a contatto con un politico in cerca di asilo per scampare da uno scandalo sessuale (Associazione Culturale Teatrale “30 allora”, il 19, h. 20.45).
[Massimo Bertoldi]