Quando un’endocrinologa diventa scrittrice
Stefania Lucci, dal thriller psicologico al romanzo medioevale
Stefania Lucci è nata a Roma, è un medico endocrinologo (ora in pensione) e scrittrice poliedrica.
Il suo romanzo “Viola deve sapere”, pubblicato nel 2017 da Alter Ego Edizioni, è stato presentato al Salone del Libro di Torino ed è un thriller psicologico.
Stefania, come si è avvicinata un’endocrinologa alla scrittura?
In realtà è una passione che ho sin da bambina. Il mio primo racconto l’ho scritto a dieci anni e mi piaceva anche illustrarli. Poi questo interesse si è assopito per un po’, ma nel frattempo ho sempre letto molto. Ho altri manoscritti che riposano nel cassetto della scrivania. Uno tra questi è arrivato in semifinale al concorso “Io Scrittore”...
“Viola deve sapere” è il tuo primo romanzo che ha visto pubblicazione: dov’è ambientata la storia? Ha uno stile particolare?
Principalmente è ambientato a Roma, che è la città del mio cuore. Poi c’è un richiamo a Milano e un omaggio all’Alto Adige, precisamente a Merano. Ho dovuto lavorare un po’ sullo stile perchè volevo rinnovarlo per riuscire a essere più dinamica e meno classica, in modo che potesse esprimere al meglio il genere. Credo di esserci riuscita.
Solitamente uno scrittore quando finisce una bella storia inizia già a pensare a una nuova, oppure a un seguito...
Effettivamente sto lavorando a un seguito, le cui vicende avvengono un paio di anni dopo. Delle questioni rimaste in sospeso verranno risolte e daranno una prospettiva diversa al primo romanzo. Sarà comunque un romanzo a sé. Se ci sono sempre gli stessi protagonisti? Beh, sì, almeno quelli sopravvissuti!
Sei anche autrice di un romanzo che deve ancora uscire: ci vuoi dare qualche anticipazione?
Si tratta di un romanzo storico intitolato “Le rose di Rouen”, che verrà pubblicato dalla casa editrice La strada per Babilonia. È ambientato nell’alto medioevo, alla nascita del Ducato di Normandia, e dovrebbe uscire quest’anno.
Ci sono elementi che accomunano il nostro presente al medioevo?
Credo che ci siano temi universali come l’amore, l’amicizia, la fede, il tradimento e la morte, che travalicano spazio e tempo. Ma bisogna essere credibili e quindi basarsi su studi e ricerche. In questo caso soprattutto per gli usi e i costumi.
Ti sei trovata più in difficoltà a scrivere il thriller o il romanzo storico?
Il lavoro è duro allo stesso modo. Mi impegno molto per dare credibilità ai personaggi. Nel thriller la sfida consiste nell’entrare in una psicologia maschile, nello storico invece è il lavoro di ricerca e il dover colmare i dubbi che vengono man mano durante la stesura.
In che misura le tue conoscenze mediche ti facilitano la scrittura?
Sicuramente nel thriller sì, ma anche in quello storico. Ad esempio mi sono ritrovata a descrivere e spiegare la sintomologia di un’epidemia denominata “mal degli ardenti” che c’è stata in Francia ed è un’intossicazione da segale cornuta, perché parassitata da funghi neurotossici che fanno crescere protuberanze sulla segale creando cancrene agli ammalati.
Quindi sei a tutti gli effetti una scrittrice ora...
Non mi ritengo una scrittrice professionista, ma mi piace scrivere e ho sempre molte idee. Soprattutto ora che sono in pensione!
[Matthias Graziani]
VIOLA DEVE SAPERE - LA TRAMA
“Le porte del passato hanno iniziato ad aprirsi: ora è il momento di trovare il coraggio di guardare indietro per andare avanti”. Viola Gallo, quarantenne ex giornalista, si risveglia senza memoria dopo trentacinque giorni di coma. Accanto a lei due sorelle che non ricorda di avere; Maria Rosa, medico, e Maria Bianca, avvocato. Una terza sorella, Maria Celeste, la maggiore, è deceduta quattro mesi prima, fulminata nella vasca da bagno. Nel totale oblio è avvolta anche la figura di Piergiorgio Pichler, il funzionario di polizia che si è occupato del suo caso e con il quale la donna ha una relazione. Per conoscere la verità su quanto le è accaduto, la protagonista si rivolge a Raniero Ranieri, psichiatra esperto in ipnositerapia, che la guiderà in un viaggio a ritroso nel tempo per aprire le porte chiuse del suo inconscio sull’evento traumatico che le ha sconvolto la vita e la mente. Cosa non vuole ricordare Viola? Quali segreti inconfessabili, quali devastanti verità emergeranno dalle sedute ipnotiche e dagli incubi che puntualmente si presentano ogni notte?
Viola deve sapere è un thriller psicologico che si avventura negli abissi dell’Io con competenza e maestria e mette a nudo, in un crescendo di inaspettata violenza e follia, le perversioni di cui è capace la mente umana.