Un viaggio lungo 12.000 anni di invenzioni
Il museo “Uomo nel tempo” di Cortaccia custodisce oltre 6.000 oggetti
Il museo “Uomo nel tempo” di Cortaccia offre ai visitatori una panoramica sulla storia e l’evoluzione della nostra specie.
Più di 6.000 oggetti e numerosi pannelli informativi permettono un viaggio attraverso 12.000 anni di invenzioni: dalle frecce di selce alla fusione dei metalli, dalla raccolta all’agricoltura meccanizzata, dall’età romana ai giorni nostri. Oltre all’esposizione permanente, il museo ospita mostre temporanee, quale l’attuale Il culto del cibo. Ne parliamo con Wolfgang Schweiggl, co-curatore del museo assieme a Siegmund Schweiggl.
Qual è la particolarità della vostra istituzione?
Il Museo uomo nel tempo documenta la vita dell’uomo nelle varie epoche, dalla preistoria ai giorni nostri. La particolarità del nostro spazio è che si trova nei pressi di un sito archeologico tra i più antichi dell’Alto Adige. Quanto esponiamo è dunque strettamente collegato con il nostro territorio e con la sua storia.
In che modo le “piccole cose” possono aiutarci a comprendere i grandi eventi dell’umanità?
Creando “cose” che facilitassero loro la vita, gli uomini hanno sempre dimostrato grande inventiva. Gran parte dello sviluppo della nostra specie avviene per piccoli passi, giorno dopo giorno, ma i risultati poi diventano grandi e rilevanti per tutta l’umanità. Si pensi ai progressi nella coltivazione del grano, che hanno permesso di ottenere raccolti più abbondanti e permesso quella grande svolta che è stata il Neolitico. Quando l’uomo è diventato stanziale, le attività dei singoli hanno cominciato a differenziarsi e sono sorti così i primi germi di cultura.
Non mancano nel museo gli oggetti bizzarri...
Oltre ad un tavolino da picnic per fumatori e ad una macchina da caffè da auto risalente agli anni ‘50, abbiamo un vecchio aspirapolvere azionato a mano che ha la stessa funzionalità di quelli moderni, ma sfrutta una pompa a vuoto. Silenzioso ed ecologico, insomma.
Come si è ingrandita negli anni la collezione?
Abbiamo anche avuto il contributo di privati che hanno donato oggetti di particolare interesse, ma abbiamo scelto e acquisito principalmente oggetti che ci permettessero di raccontare in maniera direi scientifica i passi dell’evoluzione umana. Per quanto riguarda la rivoluzione industriale siamo in grado di mostrare come essa abbia preso piede in Alto Adige con l’introduzione di svariati macchinari, come quelli della tessitura.
[Mauro Sperandio]
MOSTRA TEMPORANEA “IL CULTO DEL CIBO”
Il museo di Cortaccia ospita fino al 23 dicembre 2019 la mostra temporanea “Il culto del cibo”. Il cibo ha sempre avuto per l’uomo grande importanza, al di là del sostentamento. Attorno ad esso si è creato un culto risalente alla preistoria. Le attività della caccia e della raccolta, vitali per l’uomo primitivo, erano influenzate da un’importante dose di fortuna che, con qualche rito, era necessario ingraziarsi.
Schweiggl, in che modo la stanzialità influisce sul ruolo del cibo?
Quando nel Neolitico l’uomo diventò stanziale e cominciò a dedicarsi alla coltivazione, il fattore imponderabile diventò ancora più rilevante: la pioggia e le differenti condizioni atmosferiche assunsero una fondamentale importanza. A quell’epoca risale l’incisione delle coppelle, cavità ricavate scavando la roccia e usate per depositare acqua o cibo durante riti di fertilità.
La ritualità del cibo legata alla religione si è quasi persa, da cosa è stata rimpiazzata?
Rimane evidente nella festa del ringraziamento che si celebra anche in Alto Adige; un retaggio antico è ancora quello della benedizione del cibo che si tiene a Pasqua nelle chiese. Il bisogno di ingraziarsi la divinità per ottenere cibo è venuto meno con la possibilità di conservare il cibo e con la maggiore sicurezza di non rimanere a bocca asciutta. Il cibo ha però assunto quasi un valore di ideologia: si pensi alla divisione tra chi ama i fast-food e chi invece sceglie cibo genuino e salutare, oppure al movimento vegano, che raccoglie persone e visioni dando vita a nuove tribù.
MUSEO “UOMO NEL TEMPO”
Ansitz am Orth, via Botengasse 2 - Cortaccia
Tel.: 0471 88 02 67 - 338 20 32 429
www.museumzeitreisemensch.it