Castel Tirolo, due mostre sul nazi-fascismo
Una è dedicata al rapporto tra arte e dittature, l’altra al periodo delle Opzioni
Una visita a Castel Tirolo, nell’omonimo paese sopra Merano, è l’occasione per fare un tuffo nel passato della nostra provincia e, per meglio dire, di tutto il Tirolo.
A un millennio dalla costruzione del nucleo originario, Castel Tirolo si mostra in tutta la sua autorevolezza, imponenza e bellezza. Un tempo sede di una vasta contea che si estendeva fino a Veneto e Lombardia, oggi ospita il Museo storico-culturale della Provincia di Bolzano che offre un coinvolgente percorso alla scoperta della storia e della cultura medievali. Capolavori come i portali romanici, la doppia cappella medievale e la sala dei Cavalieri rapiscono con la loro bellezza. Suggestive pitture parietali, una ampia raccolta di pregiati manufatti e di armi e armature danno “tangibilità” alla storia che il castello racconta. Non mancano installazioni interattive riservate ai bambini, che non rischiano certo di annoiarsi.
Nelle sale del castello trovano spazio ricercate esposizioni temporanee di argomento storico ed artistico, che vedono nel legame con il territorio il loro comune denominatore. La primavera 2019 offre due mostre di sempre attuale interesse: una dedicata al rapporto tra arte e fascismo-nazionalsocialismo, l’altra al tema delle Opzioni, il provvedimento che nel 1939 impose ai sudtirolesi di scegliere se rimanere nella loro terra rinunciando alla loro identità oppure migrare nella Germania nazista, con la promessa di un prospero futuro.
Miti delle dittature. Arte nel fascismo e nazionalsocialismo
La mostra curata da Carl Kraus e Hannes Obermair affronta in maniera critica e originale il rapporto tra il mondo artistico tirolese, altoatesino e trentino ed i regimi nazista e fascista. Le opere esposte illustrano come concetti quali patria, sangue e suolo - abbondantemente ricorrenti nella retorica mussoliniana e hitleriana - abbiano trovato nelle opere figurative e letterarie efficace realizzazione. Oltre alla politicizzazione dell’arte e all’asservimento al potere degli artisti, la mostra svela il fenomeno dell’ostracismo nei confronti dei pochi non compiacenti le due dittature. Lo screditamento e la stigmatizzazione come “arte degenerata” della produzione di chi non ossequiava a dovere il potere si mostrano, nel lavoro di Kraus e Obermair, come rovescio di una medaglia che vede sul retto un fiero Mussolini vestito da centurione romano e sul verso una libertà espressiva gravemente mutilata. Ad attualizzare in maniera prepotente i temi della mostra – pensando alla situazione mondiale della comunicazione non solo in campo artistico - ci pensa la capacità del percorso espositivo di evidenziare i subdoli meccanismi che sottostettero all’asservimento dell’arte alla politica.
La valigia delle Opzioni. La storia della famiglia Brugnoli/Bruggnaller
Doppiamente attuale, per i facili collegamenti alle note vicende del nostro tempo e per l’ottantesimo anniversario delle Opzioni che ricorre quest’anno, è la mostra dedicata alla storia della famiglia Brugnoli/Bruggnaller, che nel 1940 partì da Bolzano alla volta di Innsbruck dopo aver optato per la Germania nazista.
La promessa di un lavoro stabile e di migliori condizioni di vita si rivelarono per questa famiglia un miraggio. Alla speranza si sostituì la disperazione di svariati cambi di residenza, la fatica della ricerca estenuante di un’occupazione e la morte del capo famiglia. Grazie al ricco corpus di documenti raccolto dal curatore Stefan Dietrich è possibile per il visitatore calarsi nelle fasi che scandirono l’avventura della famiglia Brugnoli/Bruggnaller nel Reich nazista. Il deposito temporaneo del mobilio, il cambio di cognome, le richieste di alloggio, le annotazioni di spese quotidiane raccontano una storia che, a ottant’anni di distanza, si mantiene palpitante e che riemerge paradigmatica dagli archivi del Tiroler Landesarchiv.
[Mauro Sperandio]
MITI DELLE DITTATURE. ARTE NEL FASCISMO E NAZIONALSOCIALISMO Fino al 30 giugno 2019
LA VALIGIA DELLE OPZIONI. STORIA DELLA FAMIGLIA BRUGNOLI/BRUGGNALLER Fino all’8 dicembre 2019
Museo storico-culturale Castel Tirolo www.casteltirolo.it