“Amare la danza, senza chiedere mai niente”
Intervista a Efrosina Gjergii, fondatrice della Progressive Dance School
“La danza è una carriera misteriosa, che rappresenta un mondo imprevedibile ed imprendibile. Le qualità necessarie sono tante. Non basta soltanto il talento, è necessario affiancare alla grande vocazione, la tenacia, la determinazione, la disciplina, la costanza”.
Sono parole di Carla Fracci che Efrosina Gjergji, direttrice artistica e fondatrice della scuola di danza “Progressive Dance School” di Bolzano, ha fatto sue. La scuola per molti anni ha avuto la sua sede in piazza Mazzini, mentre da quest’anno le lezioni saranno tenute nella sala danza del Teatro Comunale di piazza Verdi e al Teatro Comunale di Gries. “In questo modo abbiamo la possibilità di fare lezioni più decentrate e dare la possibilità a tutti quelli che abitano in zone diverse della città di frequentarle con maggiore facilità”, spiega l’insegnante.
Efrosina fa parte di quella generazione di danzatori albanesi, come i più noti Anbeta Toromani o Kledi Kadiu divenuti famosi per avere partecipato alla nota trasmissione “Amici” di Maria De Filippi, arrivati in Italia negli anni Novanta per trasmettere la solida formazione classica ottenuta con anni di studio al Teatro Nazionale d’Opera e Balletto di Tirana, dove anche la Gjergii ha studiato. Dopo essersi formata nella sua città natale sotto la guida di maestri di scuola sovietica (formatori di generazioni di ballerini), ha danzato per dodici anni con il Teatro Nazionale dell’Opera partecipando a numerose tournée in Italia e all’estero, facendo conoscere in paesi come Grecia, Italia, Turchia, Tunisia e persino in Algeria i più celebri balletti di repertorio classico, di carattere e di tradizionale nazionale albanese.
“Amare la danza e vivere per lei, danzare non solo per compiere alla perfezione un passo, ma vivere nel proprio corpo e nella propria mente quello che si sta facendo con la musica – spiega Efrosina – in un’armonia di movimenti e virtuosismi tecnici con dura disciplina, dedizione, senza chiedere mai niente”. In questa frase si racchiude un po’ tutta la filosofia di vita di Efrosina, che nel 1992 si è trasferita in Italia come ballerina per poi iniziare a insegnare diverse discipline in varie città. Non solo ha cominciato a trasmettere la tecnica di danza classica attraverso l’uso delle scarpe da punta, ma si è specializzata anche in modern jazz, funky e coreografia. Nel 1997 si stabilisce a Bolzano e comincia a insegnare in varie scuole, nel 2002 fonda l’associazione “Scuola di danza Progressive Dance” e nei primi anni insegna anche a Bressanone. Dopo essersi perfezionata alla Royal Academy of Dance di Londra, diventa anche istruttrice di pilates, fitness e zumba.
Grazie ad Efrosina, che ha portato avanti un progetto avviato dall’altra insegnante di danza bolzanina Angela Alverà, il capoluogo ha avuto il suo primo “Concorso Internazionale di danza Città di Bolzano, Premio & Excellent”, un trampolino di lancio per i giovani talenti che vogliono farsi conoscere dagli addetti ai lavori per entrare nel mondo del professionismo. Il concorso si è svolto per più di dieci anni e grazie alla buona organizzazione Efrosina è riuscita a portare in giuria personaggi famosi del mondo della danza, ma soprattutto sono arrivati a Bolzano giovani talenti provenienti da tutta Italia che hanno avuto l’opportunità, attraverso premi e borse di studio, di studiare un po’ in tutto il mondo.
Insomma, una grande soddisfazione non solo per Efrosina Gjergii, ma per tutti quelli che amano la danza. Intraprendere la carriera del danzatore è difficile, come tutte le professioni, ma ciò che spinge le giovani generazioni a intraprendere questa strada, è anche trovare un buon insegnante in grado di comunicare la fiducia e la carica giusta per seguire questa strada.
[Patrizia Binco]