Cantare la Fede... porta a Sanremo
Il bolzanino Stefano Mascheroni in gara al Festival della canzone cristiana
Le vie del Signore sono infinite e da Bolzano a Sanremo il passo è breve. Lo sa bene Stefano Mascheroni, cantautore e songwriter bolzanino, che dal 9 all’11 febbraio raggiungerà la città ligure per prendere parte al Festival. Quello di Sanremo? Certo, ma della canzone cristiana…
Una kermesse giunta alla sua seconda edizione e che vedrà fronteggiarsi 22 artisti provenienti da tutta Italia proprio negli stessi giorni in cui avrà luogo il ben più noto festival della TV di Stato. A sostituire l’Ariston per l’occasione sarà lo storico teatro all’interno del Palazzo dell’Antico Ospedale, dove Mascheroni porterà sul palco il brano Padre Nostro del Natale.
Stefano, parlaci di questa canzone.
Si tratta di un brano dal messaggio semplice e diretto: tornare alle origini del valore vero del Natale. Una festività importante per il mondo cattolico e cristiano, ma che da molti oggi viene concepita nella corsa al regalo e nel consumismo di massa. Il protagonista della canzone, infatti, è immerso in questa città piena di luci che lo distraggono. Oggigiorno l’uomo è continuamente distratto da tutto ciò che accade intorno e fatica a cogliere il significato vero delle cose.
Tanto da cadere in errore e, non a caso, menzioni la guerra.
Il passaggio sulla guerra è molto attuale. Sembra una banalità, ma di fatto ci ritroviamo spesso a cadere negli stessi comportamenti. Ma la preghiera del Padre Nostro, di cui riporto alcuni passaggi nel brano, invoca la pace e la speranza. Valori su cui si fonda anche questa canzone.
Cosa ti ha spinto a partecipare al Festival?
Semplice curiosità. Avevo già partecipato ad altre rassegne a Sanremo come il Jubilmusic, dove un ragazzo ha cantato una mia canzone. Volevo prendervi parte già alla prima edizione, ma ho presentato la mia candidatura in ritardo. Quest’anno ero un po’ più indeciso. Poi mi sono detto “perché no?”, il direttore artistico e il suo team hanno ascoltato il mio pezzo e mi hanno ammesso alla gara.
Riguardo al tuo profilo musicale, nasci come artista pop. Alla Christian music come ti sei avvicinato?
Sono stato vicino al mondo cattolico fin dall’infanzia, ho sempre frequentato la parrocchia e già avevo scritto qualche canzone cristiana. Tuttavia, l’evento spartiacque è avvenuto nel 1995 a Trento. In occasione del cinquecentenario dal Concilio, ho cantato per Papa Giovanni Paolo II e 20.000 giovani provenienti da ogni dove. Un’esperienza davvero esaltante che mi ha fatto scattare la passione per questo genere, sempre appartenente al panorama pop, ma con temi diversi. Ho quindi continuato a scrivere brani cristiani e nel 2014 ho concretizzato tutto con Perché il mondo creda.
Un album in cui vanti collaborazioni importanti...
Ho avuto l’onore ed il piacere di duettare con Giuseppe Cionfoli, Roberto Bignoli e don Giosy Cento che ringrazio tutti di cuore per aver preso parte al progetto. Il CD è stato distribuito con il settimanale Diocesano il Segno in occasione dei 50 anni della rivista. Un piccolo passo per diffondere il messaggio cristiano in un panorama come quello altoatesino molto complesso.
Cosa intendi dire?
Parlo di arretratezza culturale. La Christian music negli Stati Uniti gode non solo di mercato, ma soprattutto di cultura, aspetto che in Italia è debole e in regione è assente. Nel mondo ecclesiastico locale c’è sempre una certa freddezza riguardo a nuove forme di diffusione del messaggio cristiano, non per cattiveria dei suoi esponenti, ma per una cultura assente. Ricordo la fatica nell’introdurre la messa beat nella chiesa che frequentavo. Oggi però ogni parrocchia ha il suo gruppo che suona. Basta pensare in maniera diversa e compiere un piccolo passo. L’evangelizzazione può essere fatta attraverso nuovi canali, il Papa ad esempio si è fatto un profilo su Twitter. Un cambiamento culturale è necessario.
Dopo Sanremo, progetti in cantiere?
Su Radio NBC ogni tre mesi uscirà un mio nuovo singolo di musica pop. Poi ho diversi brani di Christian music già pronti che vorrei concretizzare in qualche modo. Non so se con un CD fisico, un album digitale, o magari via radio. Vedremo.
[Fabian Daum]
CHI È STEFANO MASCHERONI?
Classe 1969, Stefano Mascheroni scrive le prime canzoni da adolescente e con Baglioni come idolo a 18 anni giunge a Milano per avviare la sua carriera artistica. È diplomato come autore e compositore presso il C.E.T, scuola fondata e diretta da Mogol. Ha all’attivo 17 produzioni tra cui 4 album di musica pop, 1 album di musica cristiana, 7 album di canzoni per bambini, 4 brani singoli.