La cultura è di casa nell’antica Commenda
A Longomoso sul Renon lo storico ospizio è oggi luogo di concerti e mostre
Nel corso del Medioevo, la Via Romea Imperiale era la strada che da Roma portava alla Germania, collegando tutte le città appartenenti al Sacro Romano Impero. Un percorso indispensabile per il commercio dell’epoca. Chi lo percorreva, conosceva anche i luoghi strategici in cui sostare e rigenerarsi. Uno di questi era la Commenda di Longomoso.
Costruita sull’altopiano del Renon nel XII secolo come ospizio per viandanti e pellegrini, la Commenda di Longomoso divenne presto una sede rurale dell‘Ordine Teutonico. L‘attuale struttura dell‘edificio risale al 1650 circa e si presenta come un imponente cubo in muratura con tetto piramidale. Al suo interno è custodito un patrimonio artistico di inestimabile valore.
Da oltre 30 anni, l’Associazione di volontariato Kuratorium Kommende Lengmoos tutela l’immagine storica della Commenda, promuovendo ogni anno, da maggio a fine ottobre, una variegata attività concertistica e culturale. Ne abbiamo parlato con uno dei suoi membri, Heike Vigl.
In che anno l’Ordine Teutonico è divenuto proprietario dell’ospizio?
Tra il 21 febbraio 1234 e il 9 ottobre 1237 l’ospizio - oggi locanda Amtmann - era già in gestione dell’Ordine Teutonico. Una conferma ufficiale della cessione del “domum de Lengemus” ordinata dal Vescovo di Trento, fu data da Papa Gregorio IX il 10 aprile 1239, con la quale l’Ordine Teutonico per beneficio ecclesiastico divenne proprietario della parrocchia e dell’ospizio di Lengmoos. La Commenda, o Commanderia, era così divenuta il centro pastorale dell’altopiano sopra Bolzano.
Chi era responsabile della sua gestione?
Ad amministrarne l’attività era la figura del Comandante e all’inizio del XIV secolo quello di Longomoso era soltanto uno di 174 poderi in gestione. A metà del XVI secolo un incendio distrusse Castel Pietra, sede del Tribunale. Per volere dell’Ordine Teutonico, questa fu trasferita presso la Commenda di Longomoso.
Al sorgere della rivolta contadina del XVI secolo, la Commenda venne quasi totalmente distrutta. C’è un motivo in particolare? La riforma luterana c’entra qualcosa?
La causa principale risiede nelle tasse elevate e nei servizi esosi che i contadini erano costretti a pagare. Molti di loro vivevano al servizio del proprio signore feudale. Non potevano cambiare residenza senza autorizzazione, né sposare chi desideravano. Nel sistema giudiziario dell’epoca, i contadini non avevano diritto ad un processo. Rivendicavano quindi maggiori diritti e più autonomia. In questo contesto la riforma luterana viene discussa in modi contrastanti.
Un secolo più tardi ne venne completata la ristrutturazione. Cosa è possibile osservare oggi all’interno della Commenda?
Si possono visitare quattro sale barocche con raffinati soffitti in stucco secondo lo stile bavarese (Bayrisches Bandelwerk). I magnifici arazzi e le stufe in maiolica vennero realizzati tra il 1700 e il 1760. Una sala è poi dedicata all’esposizione di costumi tradizionali, mentre al secondo piano vengono allestite tre mostre ogni anno.
Cosa propone l’associazione?
Tra metà maggio e fine ottobre offriamo un’ampia gamma di concerti che spaziano dalla musica classica, jazz, popolare in forma tradizionale o innovativa, fino all’rte narrativa. A questo si affianca un’offerta di mostre artistiche e iniziative culturali curate e organizzate da Kuratorium Kommende Lengmoos. In estate, il cortile della struttura si trasforma in palcoscenico per spettacoli teatrali, organizzati dall’associazione Rittner Sommerspiele.
Quali sfide attendono il Kuratorium Kommende Lengmoos?
Attualmente è in corso la pianificazione della stagione concertistica 2024. Ci sarà sicuramente un programma variopinto che avrà qualcosa da offrire a tutti gli amanti della musica. Sono inoltre previste altre tre mostre. L’obiettivo è di offrire musica e arte in tutte le sue forme al più alto livello.
[Fabian Daum]
GLI APPUNTAMENTI DEL MESE
14.10 | KINDERKONZERT | ORE 14:30
Die Bremer Stadtmusikanten
Cosa fare con un vecchio giornale? Potresti ricavarne un cappello da ladro, o perché no, un intero spettacolo di marionette? Quattro animali partono per Brema, dove sognano di diventare i musicisti della città. Saskia Vallazza e Sabine Hennig suonano, disegnano e fanno musica in questo divertente spettacolo.
28.10 | DOGGI+ | ORE 20:00
Da Bressanone il cantautore Markus “Doggi” Dorfmann mette da parte i panni del solista, collaborando con Luis Zöschg (chitarra) e Christof Zöschg (batteria) nel nuovo progetto “Doggi+”. I tre hanno riarrangiato i più grandi successi di Doggi arricchendoli di nuove sonorità.