Su il sipario per la nuova stagione.
Torna il teatro nelle sale con un cartellone già fitto e interessante
Si alza il sipario sulla nuova stagione teatrale che, scorrendo titoli dei testi e nomi degli interpreti, si preannuncia assai interessante e coinvolgente, anche sotto il profilo della varietà dei generi dello spettacolo, capaci di soddisfare le esigenze e passioni culturali del pubblico del territorio.
Al Teatro Comunale di Bolzano il Teatro Stabile propone due spettacoli: ritorna Stefano Massini con il collaudato monologo L’interpretazione dei sogni ricavato dall’omonimo studio di Sigmund Freud e articolato su una variopinta vetrina di personaggi calati nelle loro visioni notturne e oniriche (il 2 ottobre h. 20.30; poi al Teatro Comunale di Vipiteno, il giorno 3 h. 20.30; al Teatro Puccini di Merano il 6 h. 20.30 e al Forum di Bressanone il 7 h. 20.30).
Cresce l’attesa per L’ispettore generale di Nikolaj Gogol nell’adattamento e regia di Leo Muscato che affida all’esperto Rocco Papaleo il ruolo del titolo. Il capolavoro russo scritto nel 1836 smaschera imbrogli e inefficienze della pubblica amministrazione che funzionari e natabili cercano di coprire agli occhi dello squattrinato Chlestacov, di fatto scambiato per un misterioso e temuto controllore, tanto da animare situazioni comiche e grottesche e sviluppare un confronto con il funzionamento della burocrazia contemporanea (Teatro Comunale, 6 ottobre h. 20.30; il 27 e 28 h. 19; il 29 h. 16 e lo stesso giorno anche al Teatro Comunale di Vipiteno, h. 20.30).
Ritorna “Wordbox. Parole per il teatro”, a cura dello Stabile, con un progetto particolare: un viaggio nella nuova drammaturgia spagnola attraverso la presentazione di quattro testi tradotti in italiano e presentati per la prima volta in forma di mise en espace che nello specifico sono: Chirurgia di Almudena Ramirez-Pantanella, Inquilino di Paco Gamez, Un terzo luogo di Denise Despeyroux e Aka (also know as) di Daniel J. Meyer (Teatro Comunale di Bolzano, 19-22 ottobre, h. 18).
Ancora nel principale teatro bolzanino si accendono le luci de “la musa leggera” de l’Obiettivo e la scelta cade su Il Paese dei Campanelli, celebre operetta scritta da Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato esattamente cento anni fa, in cui si immagina un’isola olandese con le case dotate di un piccolo campanile con un campanello che suona quando avverte un tradimento e, questa volta, a seminare il disordine tra in pacifici abitanti incide l’arrivo di una nave di agitati marinai (produzione Compagnia Teatro Musica Novecento; 30 ottobre h. 20.30).
Si presenta assai ricco e propositivo il programma “La bella stagione” del Teatro Cristallo, dove Teatro la Ribalta/Kunst del Vielfalt apre il ciclo degli eventi per festeggiare i primi dieci anni di attività con la ripresa di Otello Circus ispirato a Otello di Shakespeare e Verdi, e ambientato in un vecchio e fatiscente circo in cui si consuma la famosa tragedia della gelosia da parte di personaggi deboli e fragili, anche circondati da fantasmi (1° ottobre h. 17; inoltre la stessa compagnia si esibisce in Ali al Teatro Comunale di Gries il giorno 17 h. 20.30). Si lega a questo spettacolo, inserito nella rassegna “Corpi eretici”, l’incontro con Alessandro Bergonzoni sul tema del contatto con la diversità e la vulnerabilità, in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale.
Mentre, per la festa dei nonni è attesa Una nonna di troppo, testo e regia di Marco Cagol che firma una commedia assai divertente, in bilico tra thriller e comicità, di cui è protagonista la vulcanica nonna Nunzia alle prese con una complicata convivenza con il nipote Andrea (Teatro Cristallo, 3 ottobre h. 20.30).
Si respira un sapore storico in VajontS23 della compagnia Guildy che ha aderito al progetto nazionale condotto da Marco Paolini per ricordare i sessant’anni della tragedia del Vajont (9 ottobre h. 21).
Introduce il progetto “Buona domenica a teatro” Madame Lupin di Maria Pacôme (produzione Piccolo Teatro di Merano), ovvero le curiose vicende di Celine, abile ladra in pensione tanto da vivere in una lussuosa villa, a seguito dell’incontro con Guillaume, simpatico ladruncolo intrufolatosi in casa sua (15 ottobre h. 16.30).
La commedia Stai zitta! È tratta dall’omonimo romanzo di Michela Murgia, scrittrice recentemente scomparsa: si tratta del racconto ironico e pungente del maschilismo presente nella lingua italiana, che tendenzialmente declina solo al maschile aggettivi e sostantivi riferibili ad entrambi i generi (17 ottobre h. 20.30).
Si rivolge ad un pubblico di bambini A pesca di emozioni della compagnia Eccentrici Dadarò: è la storia di due pescatori che abitano in un paese dove si vive con un palloncino in testa, in cui si trovano soprattutto le emozioni, dalle quali si sviluppa l’intreccio narrativo (21 ottobre h. 16.30).
Per la “Rassegna in Scena” realizzata dal Teatro Cristallo in collaborazione con il Teatro Stabile, è previsto L’anno del fascismo. 1922, cronache della marcia su Roma ideato e condotto dal giornalista Ezio Mauro che ricava materiali dal suo omonimo libro pubblicato nel 2022 in cui si analizzano la dissoluzione dello Stato liberale e la parallela ascesa di Mussolini in un clima di grande disorientamento sociale, tra gli effetti drammatici della Grande guerra e i timori del dilagare della rivoluzione bolscevica (26 ottobre h. 20.30).
Un’altra pagina inquietante della storia italiana, ossia gli Anni di Piombo, caratterizza Piombo, lacrime e sangue della Compagnia Greenland di Trento: il testo di Luisa Pachera immagina un incontro tra persone presenti alle stragi di Piazza Fontana (1969) e della Stazione di Bologna (1980), con i loro ricordi e le loro rabbie (29 ottobre h. 16.30).
Inizia anche la stagione per i bambini curata dalla Cooperativa Teatrale Prometeo al Nuovo Teatro di San Giacomo. Si parte con la gettonata e premiata fiaba La battaglia dei calzini (1° ottobre h. 17), si prosegue con La mia amica terra-Principessa Melusina, spettacolo della compagnia Teatro Scientifico di Verona dedicato al rispetto della natura (15 ottobre h. 17) e con le otto piccole ma significative storie originali sull’acqua contenute in Accadueo-Giallo Mare del fiorentino Minimal Teatro (29 ottobre h. 17).
Spetta a Il fremito dell’alba della Filodrammatica di Laives l’apertura del 44° Concorso Nazionale del Teatro Dialettale Stefano Fait presso il Teatro dei Filodrammatici Gino Coseri. È uno spettacolo costruito tra la musica corale del locale Coro Monti Pallidi e citazioni letterarie di carattere autobiografico di Mario Rigoni Stern (20 ottobre h. 20.45).
[Massimo Bertoldi]