Alchemilla: un’agenda per la parità
Un’agenda al femminile, ma pensata per tutte e tutti
In Alto Adige anche il 2023 sarà accompagnato da un piccolo, agile ed importante strumento: Alchemilla. Questa volta dedicata al tema della complicità e di colore verde, l’agenda scandisce giorni, mesi e settimane con informazioni utili per le donne di tutte le età, con ritratti di donne impegnate nella nostra società, ricordandoci quanta strada ci separi ancora dalla parità di genere. Ricordandolo anche agli uomini, sia chiaro, per il tema riguarda tutte le persone.
Alchemilla è distribuita gratuitamente in tutto l’Alto Adige e a Bolzano è possibile trovarla al Servizio Donna in via Dante 11. Incontriamo Simonetta Nardin e Luisa Gnecchi della redazione di Alchemilla.
Chi ha dato vita alla vostra iniziativa?
Il team di donne che ha dato vita alla prima agenda si raccoglie all’inizio intorno al gruppo di lavoro Donna, formazione e lavoro dell’ala sociale della SVP, che era stato fondato nel 1993 con a capo Rosa Franzelin Werth. Da questa esperienza nacque poi l’associazione Alchemilla, fondata nel 1995 e allargatasi a donne come Paula Brugger Dallapiazza, Karin Dalla Torre Pichler, Gertrud Gänsbacher Calenzani, Ulli Egger, Luisa Gnecchi, Berta Linter Schlemmer (prima presidente), Sabine Kasslatter Mur, Martha Stecher e Anna Steinmann Kainzwalder. Due delle fondatrici - Christine Gargitter, allora nella segreteria organizzativa per donne SVP, e Gertrud Calenzani, una donna piena di grinta - sono purtroppo già scomparse.
Come nasce la prima Alchemilla?
Nella campagna per le elezioni provinciali del 1993, Sabine Kasslatter Mur, su suggerimento di Günther Schlemmer e subito passata all’azione con Berta & Co, aveva pubblicato la prima agenda femminile per le donne altoatesine. Negli anni successivi l’associazione Alchemilla ha assunto la gestione della costruzione dei testi dell’agenda, costruendo un terreno fertile e molto solido per la coltivazione di molte edizioni. Molte Alchemille, così ci chiamiamo tra associate, sono coinvolte in questo progetto da oltre vent’anni. Insieme a una grande continuità che offre memoria storica, ogni anno ci sono delle bellissime novità che offrono nuove prospettive. Così dal gruppo di lavoro si è passati all’associazione Alchemilla, e con questo al passaggio da un uso (una unica volta) dell’agenda come veicolo di campagna elettorale a strumento di un gruppo femminista per portare più questioni femminili nel discorso pubblico, per rendere le donne visibili, per sostenere la loro autonomia e indipendenza, per aumentare la consapevolezza politica per le donne e delle donne. Per noi, Alchemilla significa potere creativo e gioia!
Guardando alle 27 passate edizioni, quale evoluzione c’è stata?
Ogni anno viene scelto un argomento da trattare. Da un lato affrontiamo ancora temi classici e cantieri aperti come l’istruzione, la scelta della professione, le condizioni di lavoro, la discriminazione e la violenza. Da diversi anni affrontiamo anche temi come la digitalizzazione, la sostenibilità, le questioni identitarie, sempre da una prospettiva femminile e femminista.
Le personalità e le realtà che compaiono nell’agenda mostrano una realtà femminile molto vivace. È davvero così attiva la nostra provincia? Quali passi dobbiamo ancora fare?
Sì, le donne sono molto attive in Alto Adige/Südtirol, e uno dei nostri obiettivi è proprio quello di accendere un faro su volti, storie, esperienze, professionalità che spesso non sono valorizzate, a volte neppure raccontate. Attraverso anni di lavoro femminista costante e persistente, molto è stato mosso, ma non è ancora abbastanza. Siamo ancora lontane da una reale parità di opportunità. Molto resta da fare per quanto riguarda la rappresentanza in politica, la parità salariale, la lotta contro la violenza di genere.
Il tema di quest’anno è la complicità. Secondo quale prospettiva?
Ci siamo concentrate sulla complicità nelle sue sfaccettature costruttive e creative, nella sua energia positiva. Ed è proprio questa energia, questa forza sovversiva, questo essere parte di un Noi che agisce, forse solo per un tempo limitato e/o ancora e ancora, che vorremmo portare con noi nel 2023. Le complici sono alleate che uniscono le forze, perseguono un obiettivo comune, realizzano insieme i loro progetti; donne che non mettono il loro ego al centro ma vere complici delle pari opportunità e uguaglianza.
Quali argomenti, tra quelli contenuti nell’edizione di quest’anno, ritenete di maggiore emergenza?
Tutti i temi rimangono emergenze, anche se evolvono nel corso degli anni. Oggi possiamo ridere di come all’inizio la nostra agenda veniva attaccata come radicale e alcune azioni, come la richiesta di chiamare le persone con il nome corretto, siano state ridicolizzate. Un grande tema è quello di pretendere una maggiore compartecipazione al lavoro di cura e domestico, che comprende anche un riconoscimento di congedi di lavoro per entrambi i genitori. Speriamo che presto alcuni temi, come la violenza contro le donne ad esempio, non rappresentino più delle emergenze.
[Mauro Sperandio]
Scripta Manent è una rubrica sostenuta dalla Ripartizione cultura italiana della Provincia autonoma di Bolzano, che nel 2023 presenta progetti ed iniziative culturali con un particolare focus sulla sostenibilità sociale.
Tutti gli articoli, con un respiro anche nazionale ed europeo, sono reperibili online: https://medium.com/scriptamanent