Il 2020 è partito all’insegna di InDanza
La rassegna regionale propone grandi spettacoli in tutto il Trentino-Alto Adige
Con il nuovo anno arriva a Bolzano tanta nuova danza, grazie anche alla Stagione InDanza curata dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento con la consulenza artistica di Emanuele Masi.
La rassegna regionale ospita le migliori compagnie italiane e straniere sui palcoscenici del Teatro Comunale di Bolzano, del Teatro Sociale di Trento e dell’Auditorium Fausto Melotti di Rovereto, e su gran parte del territorio regionale. Per quanto riguarda il cartellone bolzanino, dopo l’apertura di dicembre con Les Ballets Trokadero de Montecarlo e le coreografie in gennaio della “Ailey II”, ovvero la compagnia giovanile dell’Alvin Ailey American Dance Theatre, si riparte il 18 febbraio alle 20.30 con la compagnia del “Nuovo Balletto di Toscana” diretto da Cristina Bozzolini, che presenterà un nuovo lavoro narrativo coprodotto dal Maggio Musicale Fiorentino. Si tratta del balletto “Cenerentola” firmato dall’ex primo ballerino del Balletto di Amburgo e dell’Opera di Dresda Jiri Bubenicek, il quale ha creato per i 14 danzatori della compagnia toscana una nuova versione della celebre fiaba, su musiche di Prokofiev, ispirata alla versione un po’ più triste dei fratelli Grimm, rispetto a quella di Charles Perrault.
Il 17 marzo il Comunale di Bolzano ospiterà uno dei balletti più celebri del repertorio romantico: “Giselle” nella versione di Coralli-Perrot ripresa da Petipa e proposta dal Balletto Yacobson di San Pietroburgo, prima compagnia privata dell’Unione Sovietica fondata nel 1969 dal ballerino e coreografo Leonid Yacobson.
Il cartellone di “InDanza” per quanto riguarda le date bolzanine si concluderà il 21 aprile con uno spettacolo “mozzafiato” creato dal geniale coreografo australiano Garry Stewart, direttore da oltre vent’anni dell’Australian Dance Theatre di Adelaide. “The beginning of Nature” è una travolgente rappresentazione dei processi naturali in relazione all’essere umano, sulla musica di un quartetto di archi con il supporto delle voci di due soprani che canteranno in Kaurna, la lingua degli indigeni delle pianure di Adelaide.
In aprile segnaliamo anche Gershwin Suite/Schubert Frames, che farà tappa a Vipiteno (19), Merano (20), Bressanone (21) e Brunico (22 aprile). Schubert Frames è un collage di celeberrimi brani di Schubert coreografato da Enrico Morelli, Gershwin Suite invece è un concept di Michele Merola (coreografie) e Cristina Spelti (luci e scenografie).
[Patrizia Binco]