Lingue alla portata di tutti
L’Ufficio Bilinguismo e lingue straniere della Provincia di Bolzano guarda al futuro
La parola è una delle doti più preziose dell’essere umano. Una società senza dialogo è inimmaginabile, ma per capirsi bisogna parlare la stessa lingua, nel vero senso della locuzione. Oggi più che mai, peraltro, in un mondo caratterizzato da un flusso continuo di persone di lingue e culture diverse, è necessario andare oltre le proprie conoscenze linguistiche di base.
L’Alto Adige in tal senso è sempre stato all’avanguardia, non foss’altro per la storica convivenza e parificazione della lingua italiana e di quella tedesca. Oggi però neanche da noi ci si può limitare al bilinguismo, e infatti la Provincia di Bolzano mette a disposizione di tutta la popolazione gli strumenti e il personale dell’Ufficio Bilinguismo e lingue straniere della Ripartizione Cultura italiana. Al direttore Luca Bizzarri abbiamo chiesto qual è la situazione attuale e quali sono le prospettive.
“Le nostre strutture per lo studio autonomo delle lingue sono il Centro Multilingue di Bolzano, situato in quella “piazza della cultura” che è il Trevilab di via Cappuccini, e la Mediateca Multilingue di Merano. Si tratta di due capisaldi ormai radicati nel territorio, con un patrimonio complessivo di quasi 30.000 titoli cartacei e multimediali in tedesco, italiano, ladino, inglese, francese, spagnolo, portoghese, arabo, russo, cinese ecc. Gli utenti sono persone che vogliono avvicinarsi a lingue e culture diverse tramite i nostri strumenti che permettono un apprendimento autonomo: mentre a scuola e nella vita professionale dobbiamo seguire le istruzioni di insegnanti, genitori o superiori, lo studio autonomo permette di scegliere in piena libertà contenuti, momenti, luoghi e risorse. Noi mettiamo a disposizione materiale – libri, cd, dvd – ma anche consulenti linguistici per le lingue più diffuse, progetti come il volontariato linguistico e il cinema in lingua originale che stanno per ripartire dopo il lockdown nonché supporti tecnologici come i tablet. I nostri utenti rientrano in tutte le fasce di età - dai bambini che si avvicinano alle lingue straniere agli anziani che vogliono continuare ad apprendere e mantenere allenata la mente - e in tutte le categorie professionali, come ad esempio i medici che devono apprendere la seconda lingua per motivi professionali.
Per quanto riguarda le prospettive, stiamo pensando a come andare oltre l’apprendimento tradizionale delle lingue. I centri linguistici esterni vanno sempre bene, in tanti però già si avvalgono dei moderni strumenti di traduzione simultanea che di fatto facilitano – in alcuni ambiti di utilizzo – lo studio di una lingua straniera secondo i canoni consolidati. A questo proposito stiamo lavorando a un bando, rivolto alle associazioni del territorio, per incrementare progetti culturali che prevedano l’uso di lingue straniere in maniera innovativa. Non solo: proprio perché siamo coscienti dell’importanza della parola, vorremmo che qualche nuovo progetto esplorasse nuovi linguaggi per essere sempre più senza confini ed includere ancor di più nuove fasce di pubblico”.