“Ciak! Sicurezza”, tutorial anti-infortuni Il progetto di CNA-SHV e INAIL coinvolge anche le scuole professionali locali
“Era sprovvisto di cintura”, “Non indossava guanti ed occhiali propedeutici”, “Non era legato ad un cavo di sicurezza”. Spesso vengono utilizzate queste espressioni per descrivere fatti di cronaca riguardanti incidenti sul lavoro che il più delle volte finiscono in tragedia.
Mancanza di responsabilità, di attenzione, di consapevolezza alle quali CNA e INAIL vogliono ovviare, realizzando un focus sul tema della sicurezza sul lavoro.
“Ciak! Sicurezza” è un progetto di 18 video-tutorial che descrive le buone pratiche, gli errori più comuni e come prevenire malattie ed infortuni nello svolgimento della propria professione. Protagonisti di 7 video anche gli istituti professionali “Einaudi” di Bolzano, “Marconi” di Merano e “Mattei” di Bressanone, i cui studenti si sono dilettati con entusiasmo e partecipazione nell’arte della recitazione.
“Come CNA - afferma Marco Nobile, responsabile sicurezza CNA e addetto alla sceneggiatura del progetto - abbiamo spesso rapporti con le scuole professionali e si sono dimostrate un terreno fertile in cui realizzare questo progetto. È importante fin da subito coinvolgere anche gli studenti su questo tema, così da permettere loro di svolgere in futuro il proprio lavoro in modo consapevole e sicuro. Ciò non riguarda solo la scuola o il lavoro, bensì anche la vita di tutti i giorni”.
Difatti, oltre al corretto utilizzo di apparecchiature industriali come tornio, troncatrice o smerigliatrice, viene approfondito anche l’utilizzo di strumenti che spesso troviamo in casa per svolgere operazioni fai da te, quali trapano e scala portatile. Il tutto viene documentato attraverso brevi video-tutorial che vanno dalla durata di 3 ad un massimo di 5 minuti.
“Il video-tutorial ha innanzitutto un approccio didattico ed è più immediato. Pertanto, non si tratta di un corso di formazione, ma piuttosto di un’indicazione sulle pratiche base e corrette da seguire. In pochi minuti di video sono racchiuse diverse ore di studio delle norme, del parere di esperti e della letteratura esistente in materia”, commenta Nobile.
“Realizzare 15 minuti di riprese - aggiunge Fabio Amadio, cameraman e addetto al montaggio dei video - sarebbe stato qualcosa di impegnativo, non tanto per me, ma per chi andrà a guardare il video. La funzione di un tutorial è quella di aumentare la consapevolezza e di aiutare a comprendere quelle che sono le buone pratiche. Per essere incisivo deve essere quindi breve e il più conciso possibile”. I video saranno corredati da didascalie e da una voce fuori campo che descrive la norma corretta, procedure da seguire ed errori più comuni. Una volta terminate le riprese, saranno disponibili gratuitamente su YouTube e sui portali di CNA, INAIL e delle scuole professionali a partire dalla primavera 2020.
“CNA tiene molto a questa iniziativa, che è utile per studenti, lavoratori, piccole e medie imprese. Queste ultime hanno l’obbligo di informare e formare i propri dipendenti sul tema della sicurezza. Con “Ciak! Sicurezza” abbiamo curato la parte informativa. Mi auguro ci sia la possibilità di sviluppare ulteriormente questo progetto, magari con altri video e di estenderlo anche su altri contesti lavorativi”, conclude Nobile.
[Fabian Daum]
La risposta di studenti-attori e insegnanti
Grande entusiasmo e coinvolgimento hanno dimostrato ragazzi e insegnanti dell’“Einaudi” di Bolzano. Tra gli studenti-attori per un giorno c‘è Aaron, che commenta così questa esperienza: “è stato molto divertente e mi sono trovato a mio agio. Penso sia molto utile vedere con i propri occhi e vivere sul campo azioni e procedure che solitamente impari durante una classica lezione teorica. Mi piacerebbe che la scuola organizzasse altre attività simili“.
Positivo anche il commento dell’ insegnante di meccanica Marco Zangirolami, che promuove il video-tutorial come metodo didattico: “L’istituto tiene fortemente al tema della sicurezza e il tutorial rappresenta un approccio formativo efficace, in quanto più fruibile ed estremamente contemporaneo. I ragazzi sono abituati ad utilizzare Internet, nuove tecnologie e social per cui si trovano a loro agio in questa dimensione. Riproporrei questo progetto in altri istituti”.
Ecco infine il parere di Renzo Roncat, direttore della Formazione professionale provinciale in lingua italiana: “La cosa più bella è l’entusiasmo con cui i ragazzi sono diventati attori, con buone perfomance, vivendo finalmente la sicurezza sul lavoro dall’interno e non tramite qualche ora di lezione. Questo fa crescere anche altre competenze dei ragazzi, come la capacità di esporre le loro attività, e tutto ciò li rende più facilmente occupabili”.