Un mese ricco di grandi nomi e spettacoli
Cartellone teatrale con Haber, Rossi, Brilli, Balasso, Giacobazzi e tanti altri
Sono veramente tanti e piuttosto interessanti, i titoli degli spettacoli programmati a febbraio nei vari teatri provinciali.
Si distingue il Teatro Comunale di Bolzano grazie alla serie di proposte curate dal Teatro Stabile, tra le quali spicca la rappresentazione di Morte di un commesso viaggiatore di Arthur Miller per la regia di Leo Muscato e la partecipazione di Alessandro Haber nel ruolo del protagonista (27-29 febbraio h. 20.30, 1 marzo h. 16). Capolavoro indiscusso della drammaturgia del Novecento, il testo ripercorre l’amara parabola di un uomo fallito ma artefice di un gesto estremo per salvare la sua famiglia dal baratro.
Quattro sono gli appuntamenti con il teatro italiano di ricerca offerti dalla rassegna “Altri Percorsi” e in visione al Teatro Studio, sempre alle 20.30. Si inizia con Socrate il sopravvissuto della compagnia Anagoor (4 febbraio) che adatta alla scena pagine dal romanzo di Antonio Scurati Il sopravvissuto, calandole in un’aula scolastica qualsiasi e dove si sviluppano due traiettorie narrative parallele: da un lato le ultime ore di vita di Socrate raccontate da Platone, dall’altro lato la cruenta vicenda di uno studente che massacra l’intera commissione di maturità ad eccezione dell’insegnante di filosofia.
Si prosegue con Cantico dei cantici nell’adattamento di Roberto Latini (il 7), affermato regista e abile performer nell’intrecciare parola, musica e suono anche nell’interpretazione scenica di uno dei testi più antichi e affascinanti della letteratura europea. Il giorno 10 è atteso Mio figlio era come un padre per me di e con Marta e Diego Dalla Via, due fratelli autori di una tragicommedia ambientata nel Veneto dove due fratelli architettano l’omicidio dei genitori poi annullato perché consapevoli dell’assenza di futuro lasciata in eredità dalla generazione dei loro padri. Incuriosisce Cantiere Paolo Rossi (il giorno 13, h. 20.30) perché il celebre comico milanese espone il suo percorso creativo trascinando il pubblico in un viaggio assai divertente e funambolico, di grande affabulazione teatrale.
Nella Sala Prove dello stesso Teatro Comunale (6-9 febbraio, h. 18.30), nell’ambito di Wordbox, Michele De Vita Conta racconterà la genesi dello spettacolo ricavato da Works, romanzo di Vitaliano Trevisan. Arriva il comico Giuseppe Giacobazzi (organizza Scoppio Spettacoli, il giorno 22, h. 20.30) con la novità Noi, mille volti e una bugia, monologo esilarante che riflette sulle maschere assunte dagli uomini nella vita quotidiana.
Nancy Brilli è il nome di grido della commedia musicale A che servono gli uomini? di Iaia Fiastri per la regia di Lina Wertmüller. Inserito nel cartellone de La Musa leggera curato da L’obiettivo (il 25 h. 20.30), lo spettacolo si sofferma sulle avventure successe a una donna in carriera annoiata dagli uomini perciò prima interessata all’inseminazione artificiale, poi delusa dall’esperienza ma fortemente intenzionata a voler scoprire in tutti i modi il nome del donatore.
Sulla morte senza esagerare del Teatro dei Gordi è un omaggio alla poetessa polacca Wislawa Szymborska in scena al Teatro Comunale di Gries (20 febbraio, h. 21) come ospite della bella rassegna Corpi Eretici confezionata dal Teatro la Ribalta. Maschere contemporanee di cartapesta e figure familiari ricorrono al linguaggio della mimica per raccontare con ironia le occasioni fallite e i loro ultimi momenti di vita. Nello stesso teatro bolzanino, l’Arte del far ridere offre al proprio pubblico, sempre con inizio alle ore 21, le esibizioni di una serie di interpreti comici di primo piano: Mario Zucca (2 febbraio) si cimenta nell’atteso e accattivante The best of Mario Zucca, mentre Angela Finocchiaro, guidata dalla regia di Cristina Pezzoli, nella performance Ho perso il filo (il 28) si immedesima in un’attrice pasticciona e annoiata dai soliti ruoli teatrali, per cui decide di diventare il mitico Teseo nel labirinto, animando un gioco scenico oscillante tra marcata comicità verbale e fisicità acrobatica. Dopo la serata (il giorno 9) dedicata al tango esibito dalla Compagnia Buenos Aires Tango, il 29 febbraio tocca al Gruppo Insieme di Bolzano esibirsi in Itaca.
L’eterogeneità delle proposte culturali, consolidato filo conduttore della stagione del Teatro Cristallo, ritorna anche nel mese di febbraio. La rassegna In Scena, realizzata in collaborazione con il Teatro Stabile di Bolzano, prevede prima la messinscena di Invisibili generazioni di Carolina De La Calle Casanova (il 14, h. 21), commedia grottesca che affronta il tema del cambio generazionale in atto attraverso la radiografia di una famiglia emblematica e molto strana, poi il goldoniano Arlecchino servitore di due padroni (giorno 26, h. 21) secondo la briosa regia di Valerio Binasco e il contributo di un cast di bravi attori che affiancano il protagonista Natalino Balasso impegnato in un testo fondamentale per il teatro comico italiano, ora trasferito nella nostra contemporaneità.
Anche le compagnie filodrammatiche trovano spazio espressivo, a partire dalla Filo di Laives con la collaudata e movimentata Cena con delitto scritta e diretta da Roby De Tomas (il 5, h. 20), per proseguire con la Compagnia delle Muse nel giallo grottesco Otto donne e un mistero di Robert Thomas (il 23, h. 16.30) che ambienta la vicenda in una lussuosa villa di montagna dove si consuma un delitto il cui responsabile si nasconde tra i presenti. Pupazzi animati, figure animate e una girandola di effetti scenici accompagnano la messinscena di Cenerentola in bianco e nero (1 febbraio, h. 16.30) che Proscenio Teatro dedica ai bambini, per i quali c’è anche il brioso Yes Land (il 15, h. 16.30), interpretato con maestria dal clown Giulio Lanzafame con il ricorso a linguaggi circensi.
Proseguono con successo gli spettacoli iscritti al Concorso nazionale del Teatro Dialettale Stefano Fait organizzato dalla Filodrammatica di Laives. Sul palcoscenico del Teatro Gino Coseri si esibiranno il gruppo teatrale Micromega di Verona con Mal che si vuole non duole tratto da Un curioso accidente di Carlo Goldoni (il giorno 7, h. 20.45), e la Compagnia Teatrale Fabiano Valenti con Rengrazziènno Ddio!, commedia in dialetto marchigiano di Fabio Macedoni che impegna due contadini in un tormentato e assai comico contratto.
[Massimo Bertoldi]