Per Suri la parola d’ordine è creatività
La giovane artista si racconta tra fumetti, amigurumi e clownerie
Chiamatela pure così: Suri. Poco importa se la sua vera identità all’anagrafe è Eleonora Bovo, perché anche il marito Armin è ormai solito chiamarla con il suo nome d’arte. Tra disegni, pupazzetti e volontariato, due sono gli ingredienti fondamentali a cui non può rinunciare: la figlia Zoe e la creatività in tutto ciò che fa. Per immergerci nella sua visione artistica e conoscerla meglio, l’abbiamo intervistata.
Ogni nome d’arte ha la sua storia: qual è quella di Suri?
Risale alla mia adolescenza. Adoravo il cartone e i personaggi de Il Re Leone, in particolare la coppia Timon e Pumbaa. Timon è un suricata, un animale africano simile a una mangusta, e in suo onore firmavo ciò che disegnavo con Suricata. I miei amici, quindi, hanno iniziato a chiamarmi con l’abbreviativo Suri e così è stato anche durante il liceo e ancora oggi nella vita di tutti i giorni. Ultimamente, però, firmo le mie opere con lo pseudonimo SuriNori4. Un’evoluzione del mio nome d’arte, perché in questo momento anch’io mi sento in evoluzione.
Come nascono le tue storie e a chi sono rivolte?
Solitamente disegno prima il personaggio protagonista del mio racconto e in base alle sue caratteristiche sviluppo una storia. Definirei quindi le mie opere intimiste, che trattano di relazioni umane. Non sono mai troppo fantasy o avventurose. A prevalere è l’aspetto psicologico, tanto da essere quasi realistiche. Sono spesso adolescenti o giovani adulti a leggere le mie storie. Persone che si stanno formando o che sono già formate, ma che attraverso i fumetti riscoprono elementi e aspetti della vita che avevano trascurato o preso poco in considerazione.
Anche tuo marito Armin e vostra figlia Zoe sono spesso protagonisti dei tuoi disegni...
è vero. Si tratta di una voglia di raccontare la quotidianità. Chi disegna fumetti per professione lavora spesso in solitario e tende ad isolarsi. Di fatto, però, sono persone normalissime al di fuori del contesto lavorativo. Rappresentare Armin e Zoe è un modo per esprimere me stessa e chi mi circonda nella vita di tutti i giorni. Anche perché con loro c’è sempre qualcosa da raccontare.
Non solo illustrazioni e fumetti, ma anche creazioni all’uncinetto, bigiotteria e amigurumi: cosa sono?
Amigurumi è un’arte giapponese di lavorare all’uncinetto o a maglia piccoli animaletti e pupazzetti. Nel 2009 ho realizzato il primo e si trattava di un Amineko, vale a dire un gatto. Da qualcosa nato molto casualmente mi sono appassionata tantissimo e ho iniziato a creare schemi e bambolotti contagiando pure molte mie amiche. Ho anche avuto il piacere di tenere un corso su come realizzarli. è un’arte che mi sta molto a cuore.
Come ti sta a cuore anche l’attività di clownerie...
Esatto! Negli ultimi anni ho frequentato dei corsi per specializzarmi e oggi ho il piacere di organizzare qualche spettacolo. All’arte della clownerie abbino giocoleria e camminare sui trampoli. Assieme all’associazione Sos Smile di Laives, come attività di volontariato vado nelle case di riposo ad intrattenere gli anziani. Non mi costa nulla e vengo ripagata con un sorriso.
[Fabian Daum]
CHI È SURI?
Eleonora Bovo, in arte Suri, ha 33 anni ed è disegnatrice di fumetti ed illustrazioni. Originaria di Verona, da sei anni vive a Bolzano con il marito Armin Barducci e la figlia Zoe di 2 anni. Tra le sue opere più famose Vicky AcidoAcida, Fare Berna, Diario di un matrimonio e Ötzi the iceman, quest’ultima realizzata col marito in occasione del 25° anniversario dal ritrovamento della più famosa mummia dell‘Alto Adige. Tra le sue più grandi passioni rientrano l’attività di clownerie e la creazione di orecchini, collane e amigurumi.
Per conoscere meglio il suo mondo: www.suriorangeblossom.jimdo.it