100 anni all’insegna dell’arte
Una mostra per il centenario dell’Associazione degli artisti
L’Associazione degli artisti della Provincia di Bolzano compie 100 anni. Uno storico traguardo che fino al 19 agosto verrà celebrato presso la Galleria civica di piazza Domenicani con un’esposizione collettiva. Dal 22 agosto invece sarà il turno di Verena Lucchesini, che esporrà “Nature” presso la galleria di via Bottai.
Si intitola “100 anni, 100 opere, 100 storie” la mostra con cui l’Associazione degli artisti festeggia l’anniversario della sua fondazione, raccontando attraverso un’esperienza anche didattica un secolo di attività artistico-culturali in Alto Adige. L’esposizione, curata da Paola Bassetti Carlini, raccoglie 100 opere di artisti tra membri attuali, storici e compianti che, grazie alla loro testimonianza artistica, continuano a scrivere pagine importanti della storia dell’associazione.
“Nella mostra - spiega Bassetti Carlini - si possono ammirare i capolavori di grandi maestri come Karl Plattner, Rina Riva, Willy Valier e Robert Scherer, così come artisti emergenti o più giovani. Indipendentemente dall’anno di realizzazione, le opere esposte mescolano tecniche tradizionali e sperimentali in un confronto diretto tra storia e innovazione. Il centenario dell’associazione testimonia come, nel corso degli anni, un insieme di talentuosi artisti abbia sempre trovato un luogo dove potersi esprimere, ognuno con il proprio stile”.
È proprio la libera espressione artistica a rappresentare la poetica dell’associazione fin dal 1922, anno assai delicato per l’Alto Adige. “L’avvento della dittatura fascista - continua la curatrice - ha causato fermento per quanto riguarda la cultura e l’architettura del tempo, dovendo rispettare l’immagine del regime. In questo contesto, l’arte e la pittura sono rimaste più libere, portando artisti e artigiani locali a continuare ad alimentare la propria espressione creativa. Lo hanno fatto unendo le proprie forze con una semplice aggregazione, gettando però le basi dell’odierna associazione”.
Negli anni ‘50, l’aggregazione di artisti portò a riconoscersi sotto il nome di SIABA (Sindacato Italiano Artisti Belle Arti), divenuta poi FIDA (Federazione Italiana degli Artisti). Nel 1985 seguì la stesura di un nuovo Statuto, tutt’ora in vigore: il documento stabilisce l’attuale denominazione dell’Associazione allo scopo di aggregare, oltre che formare, artisti e creativi appartenenti ai tre gruppi linguistici della Provincia. “La vocazione alla libera espressione di ogni forma artistica, permette all’associazione di aprire ancora oggi le proprie porte a nuovi artisti. Oltre alle mostre, ogni anno allestisce corsi sulle diverse tecniche artistiche a dilettanti e amatori, svolgendo le proprie attività grazie all’impegno volontario dei soci. Una realtà ben radicata nel panorama locale che con questa mostra, oltre a festeggiare un importante traguardo, vuole anche ricordare ruolo ed importanza della cultura storico-artistica sul territorio”, conclude Bassetti Carlini.
“Nature” di Verena Lucchesini (22-28.08)
Terminata la mostra presso la Galleria civica, ci si trasferisce alla galleria di via Bottai, dove esporrà Verena Lucchesini. “Nature – spiega l’artista - avrà per filo conduttore l’elemento naturale dei soggetti, siano essi fiori, animali o persone. Importante sarà l’espressività del soggetto rappresentato, che cercherò di cogliere con la pittura ad olio applicata su una base di colori acrilici”.
L’artista bolzanina, diplomatasi in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, frequentò da adolescente il suo primo corso di disegno, tenuto da un grande amico dell’associazione, oggi scomparso. “Mario Dall’Aglio fu il mio primo maestro e con lui affinai la tecnica. Disegnare mi è sempre piaciuto, ma attraverso un corso lo vedevo all’epoca come una costrizione. Quindi abbandonai e ci rimase un po’ male. Mi regalò comunque un cofanetto dove poter riporre fogli e colori”.
Un’indole alla libertà d’agire che si incarna ancora oggi nei soggetti delle opere di Lucchesini. “Il lupo è spesso protagonista dei miei quadri. Un animale che mi ha sempre affascinato per il suo lato selvaggio, non può essere addomesticato, quindi sempre libero. Un po’ come me da adolescente”.
[Fabian Daum]