Pronti a ridere? Torna Cababoz!
Il gruppo di cabaret sarà in scena il 9 aprile al Carambolage di Bolzano
Celebrati i 10 anni di attività durante il tour invernale, Cababoz è di nuovo pronto a calcare il palcoscenico del Piccolo Teatro Carambolage di via Argentieri a Bolzano il prossimo 9 aprile.
Oltre a fornirci qualche anticipazione sullo spettacolo, Marco Concer - attore e tra i fondatori della compagnia - racconta il calderone creativo di Cababoz.
Marco, tre domande in una: quando, come e perché nasce Cababoz?
Nasce dall’idea di alcuni studenti all’epoca di quarta e quinta superiore, protagonisti per la propria scuola degli spettacoli teatrali del Festival Studentesco. Su iniziativa di uno di questi, nel 2011, abbiamo incontrato un altro gruppo di ragazzi che aveva da poco terminato un workshop dell’attore Paolo Rossi tenutosi a Bolzano. Ci univa una grande passione per il teatro e volevamo creare qualcosa sulla falsa riga di Zelig. Così abbiamo messo in scena un primo spettacolo a Bressanone sotto il nome di “I figli dello Zenith”. Ci siamo divertiti, facendo i cretini in mezzo ai tavoli e passando in giro il cappello per le offerte. La decisione è stata quindi di provare a fare “cabaret” a “Bozen”, da cui deriva il nome della compagnia. Promettendoci, però, di realizzare il tutto in maniera più strutturata.
E ci siete riusciti?
Se dopo 10 anni il pubblico continua a vedere i nostri spettacoli, significa che qualcosa di buono è stato fatto. Ciò di cui andiamo fieri da sempre è la nostra capacità organizzativa. Assegnare e rispettare i ruoli all’interno del gruppo, mettere in piedi da zero uno spettacolo in autonomia, far coesistere tante persone e le loro idee in un’unica realtà... non è banale. Certo, con gli anni è diventato sempre più facile, ma tutto è iniziato quando eravamo ancora dei ragazzetti. Chi addirittura ancora seduto tra i banchi di scuola.
Così facendo e consacrandovi a suon di spettacoli, avete anche colmato quel vuoto presente nel panorama teatrale locale, vale a dire il cabaret in lingua italiana...
In regione ci sono molti gruppi teatrali comici della comunità tedesca, specializzati in cabaret, satira e improvvisazione. In lingua italiana penso siamo tra i pochi. Non so se colmiamo un vuoto, ma di certo la gente desiderava vedere questo tipo di intrattenimento. Ai nostri esordi non eravamo molto brillanti, anzi riguardando alcuni sketch dell’epoca c’è da mettersi le mani nei capelli. Il pubblico, però, era sempre presente, quindi voleva vedere qualcosa del genere.
Come nascono gag e personaggi di Cababoz? Ma soprattutto, fila tutto liscio tra di voi durante il processo creativo?
Assolutamente no! Siamo attori e musicisti, quindi personalità egotiche per natura che se raggruppate nello stesso luogo si scannano fino alla morte. Però alla fine raggiungiamo sempre un punto di incontro, grazie anche alla figura del direttore artistico, oggi rappresentata da Gianluca Iocolano. Ognuno di noi prepara personalmente il proprio monologo o personaggio, presentandolo poi al gruppo durante le prove. Il momento di confronto è fondamentale per comprendere cosa funziona e cosa è migliorabile. È quasi scientificamente provato che ciò che ci ammazza dal ridere poi non diverte il pubblico.
Come è sopravvissuto Cababoz alla pandemia?
Cerchiamo sempre di rinnovarci, lanciando nuovi modi di comicità e così è stato anche negli ultimi due anni. Siamo riusciti a realizzare uno spettacolo in streaming e abbiamo portato avanti la nostra rubrica sul quotidiano Alto Adige. Volevamo poi creare delle piccole messe in scena serali a domicilio, ma i vari decreti hanno bruciato il progetto. Così, anche un po’ per noia, abbiamo potenziato la proposta di contenuti divertenti a base di meme e doppiaggi sui nostri social. Ci piace sperimentare, ma il nostro cuore rimane il teatro. Seppur a mezzo servizio in termini di presenza, è stato un piacere tornare sul palco lo scorso inverno.
Cosa ci attende nel prossimo spettacolo?
Sarà uno spettacolo sui generis. Rivitalizzeremo un po’ la formula standard del presentatore e dei monologhisti che si alternano, creando una situazione un po’ più fusa dell’insieme, dove tempo e cambi saranno dettati dalla band. Alterneremo personaggi storici a nuove proposte e monologhi, in un formato ridotto dal punto di vista delle persone in scena, ma non in termini di durata e qualità dello spettacolo.
[Fabian Daum]
LA COMPAGNIA
Cababoz è formato da attori professionisti e dilettanti che con tematiche locali e di interesse collettivo mettono in scena spettacoli di cabaret frizzanti e di puro divertimento. Tra sketch preparati e improvvisati, iconici sono i personaggi che mettono piede sul palco: Zlatano e Vladimiro, Manuelita, Lapi Dario, Helmut Kaiserwaldner, il cantante Robert e molti altri. Oggi fanno parte della compagnia: Gianluca Iocolano, Roberto Tubaro, Vladi Martello, Max Meraner, Daniel Ruocco, Davide Mariotti, Marco Concer, Tommaso Zamboni, Emanuele Colombi, Salvatore Cutrì, Elia Liguori, Diego Zambiasi, Alberto Brugnoli.
L’APPUNTAMENTO
Sabato 09/04 - ore 20.00
Piccolo Teatro Carambolage (BZ)