Connessi per la sostenibilità
La Rete dell’Alto Adige (future.bz.it) conta già 135 aderenti
“L’unione fa la forza”, dice il celebre proverbio. Nella nostra realtà complessa e interconnessa, strabordante di informazioni e fatti, la capacità di creare contatti tra soggetti diversi è diventata prassi in tutti i settori, portando a più ampie visioni e, spesso, a risultati migliori: tanto nel settore economico-produttivo, quanto sociale.
In quest’ottica e secondo obiettivi precisi dettati dalle Nazioni Unite, si inquadra l’attività della Rete per la sostenibilità in Alto Adige, organizzazione che punta a creare connessioni forti tra realtà che fattivamente operano per un futuro migliore della nostra terra. Incontriamo Judith Hafner, portavoce della Rete.
Quali sono gli obiettivi della Rete per la sostenibilità in Alto Adige?
La Rete dell’Alto Adige per la sostenibilità è una piattaforma libera e indipendente da partiti e interessi privati che si prefigge tre precise mete. Vogliamo far conoscere in Alto Adige i 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, chiamati anche SDGs, per mostrare le loro interazioni e il loro significato a livello globale e locale. Vogliamo mettere in rete le associazioni, le organizzazioni e i gruppi della società civile che si dedicano a questi obiettivi, dando vista ad un confronto valido e costruttivo. Vogliamo dare visibilità nel sito future.bz.it alle iniziative e agli eventi legati ai 17 obiettivi e organizzati dalle e dai partner della rete.
Quali sono i soggetti coinvolti?
I numerosi partner sono organizzazioni, associazioni e gruppi, che condividono lo scopo di attuare in Alto Adige gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs). L’elenco comprende media, associazioni ambientaliste e con finalità sociali, cooperative, enti che si occupano di formazione, biblioteche e istituzioni di vario tipo, tutte impegnate in forme di sviluppo sostenibile nel sociale, nell’ambiente e nell’economia.
Quando e su iniziativa di chi è nata la Rete?
L’idea di questa Rete è nata nel 2019, al tavolo di coordinamento della Provincia di Bolzano con le circa 40 associazioni che in Alto Adige sostengono tematiche globali e sono in parte attive nella cooperazione allo sviluppo internazionale.
Con grande sorpresa anche per noi, in pochi mesi dal lancio del sito future.bz.it nel 2020, oltre 80 partner della società civile hanno aderito alla Rete. Oggi siamo in 135, di cui alcuni hanno una propria rete o sono in stretto contatto con oltre 100 comitati educativi nei nostri comuni.
Quali realtà vi piacerebbe raggiungere e coinvolgere?
Siamo in cerca di associazioni che non hanno ancora una grande affinità con i 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, ma che hanno voglia di creare insieme condizioni migliori di vita in Alto Adige. Vorremmo anche vedere più partner di lingua italiana e siamo fieri di coloro che si sono già iscritti alla nostra Rete. Non è semplice connettere culture diverse in Alto Adige – inclusi i nuovi cittadini dall’estero – perché ci muoviamo in realtà a volte disconnesse. Per iscriversi alla Rete basta compilare il modulo “diventare partner” nella rubrica Partner della Rete sul sito future.bz.it e inserire un contatto con telefono e email per favorire lo scambio reciproco. L’iscrizione è gratuita e può essere ritirata o modificata in ogni momento.
Quali iniziative state attuando per il raggiungimento dei 17 obiettivi?
Sul calendario del nostro sito promuoviamo gli eventi dei partner. Il nostro team di coordinamento, composto da cinque donne, cerca di rafforzare le sinergie all’interno della Rete con incontri e ritiri creativi. Per esempio, il 23 novembre invitiamo a Merano a un incontro interattivo sugli orti comunitari, e il 2 dicembre ci troviamo all’Eurac a Bolzano per la giornata di chiusura dell’anno di attività. In questa occasione presenteremo anche il progetto dell’anno prossimo. Sono benvenuti tutti coloro che vogliono conoscere la nostra Rete o dare un contributo a un Alto Adige più connesso e sostenibile.
Che specificità presenta la realtà altoatesina?
L’Alto Adige ha una forte tradizione di volontariato. Purtroppo però, le singole realtà sono a volte disconnesse l’una dall’altra, per cui stentiamo a fare “massa critica”. Con il nostro sito e le nostre attività vogliamo proprio creare un tessuto di connessione tra attori diversi, in modo da poterci rafforzare a vicenda. Per informazioni, domande e proposte siamo a disposizione su
[Mauro Sperandio]