Sport, cultura e sostenibilità: ecco la nostra montagna
L’attività del CAI spiegata da Veronese, presidente della sezione di Bolzano
L’ambiente montano è tanto ricco quanto affascinante – oltre che meritevole di rispetto – e innumerevoli sono le chiavi con cui può essere letto, vissuto e raccontato. Di questi temi e della necessità di una frequentazione sostenibile delle montagne parliamo con Maurizio Veronese, presidente della sezione bolzanina del Club Alpino Italiano.
Il CAI: associazione sportiva o culturale?
Possiamo tranquillamente dire che il CAI propone sia sport che cultura. Sport in quanto con le sue varie commissioni, gruppi e scuole molto si fa in ambito di escursionismo, di arrampicata, corsi di roccia, su ghiaccio, sci-alpinismo, sci o meglio avviamento allo sci tramite lo SciCai. Attività non competitive, perché l’unico “rivale” è la montagna, una rivale-amica che merita sempre molto rispetto e attenzione. Il CAI è anche cultura e il CAI di Bolzano cerca di portare l’attenzione per la montagna a tutti tutti coloro che già la conoscono, ma che vogliono scoprire aspetti diversi e magari insoliti, e a chi non la conosce. Fare cultura quindi, per noi, vuol dire proprio insegnare alle persone ad apprezzare, conoscere e ascoltare la montagna. Puntiamo molto sul concetto di ascolto: è bello immergersi in questo ambiente fantastico, in questo ecosistema che purtroppo l’uomo, con alcuni suoi atteggiamenti sta rovinando e riuscire a cogliere quanto di bello ci offre.
Come promuovete l’attività culturale?
Per questo ambito stiamo lavorando per un rinnovo e un miglioramento della proposta. Attualmente portiamo alla cittadinanza e ai soci testimonianze di alpinisti, scrittori e operatori nel campo della montagna. Proponiamo anche serate con film in collaborazione con il Trento Film Festival e con la cineteca del CAI centrale. Collaboriamo da qualche anno con il BANFF Film Festival, che porteremo a Bolzano il prossimo 14 febbraio al teatro Rainerum. In questi anni abbiamo proposto interessantissime mostre e nel 2023 porteremo a Bolzano quella su Walter Bonatti che si è recentemente conclusa al Museo della Montagna di Torino. Cerchiamo anche di proporre attività teatrali a tema e stiamo preparando uno spettacolo con una compagnia teatrale legata al mondo femminile. Diversi sono gli appuntamenti con autori e scrittori che portiamo negli istituti scolastici.
Vantiamo una biblioteca specialistica con circa 6000 titoli, carte e mappe, CD e DVD e ci piacerebbe che diventasse un luogo di incontro dove le persone possano trovare stimoli e spunti per costruire le loro escursioni in piena sicurezza. La biblioteca è inoltre a disposizione di tutti gli istituti scolastici e di quanti volessero attingere per consulenze e prestiti al nostro patrimonio librario.
Quali sono i limiti dell’attività alpinistica?
Come si diceva prima la montagna va ascoltata, osservata e studiata. Non si può improvvisare, ma bisogna preparare con attenzione e scrupolo le proprie escursioni studiando il percorso da fare, valutandone i rischi e infine, ma non ultimo, preparare con cura la propria attrezzatura. Parlare di un limite all’attività alpinistica è un po’ difficile. Limite è la non capacità di affrontare la montagna, ignorandone le difficoltà, la complessità che l’attività alpinistica pone. Per cui chi non è in grado di farlo è bene che scelga un’attività più tranquilla e riposante.
Come percepite il cambiamento climatico in corso?
La percezione che si ha è quella che abbiamo tutti: il clima purtroppo non è più quello di vent’anni fa, il surriscaldamento globale sta causando anche alla montagna dei seri danni, si pensi a cosa è successo recentemente in Marmolada e ai diversi distacchi di roccia in varie zone delle Alpi. Il permafrost, il ghiaccio che tiene insieme le rocce, comincia a risentire del forte aumento della temperatura.
La sostenibilità non può che toccarvi.
Il CAI da sempre è attento al problema della sostenibilità in montagna, così dovrebbe essere per tutti quelli che la frequentano. Vari documenti del CAI pongono proprio l’attenzione su questo. Come sezione di Bolzano, stiamo cercando di porre attenzione in maniera particolare al problema idrico; in vari rifugi stiamo predisponendo dei potabilizzatori che permettano di riempire le borracce così da evitare le bottigliette di plastica, che cerchiamo di bandire dai nostri rifugi. Il problema della siccità ci costringerà a fare delle serie riflessioni su questa problematica.
Quali gli impegni per il futuro?
La linea di indirizzo è proprio quella di una sempre maggior attenzione alle problematiche dell’ambiente montano. Un obiettivo è quello di avvicinare sempre più i ragazzi ed i giovani alla montagna. Crediamo che in questo sia fondamentale anche il rapporto con le istituzioni scolastiche cui rivolgiamo una proposta culturale e l’Alpinismo Giovanile. Vogliamo promuovere un approccio sempre più consapevole e sostenibile alla montagna e ampliare il numero dei nostri soci, dimostrando che la nostra non è un’associazione d’élite. La montagna è vita, ascolto, passione e impegno. La montagna è scuola di vita!
[Mauro Sperandio]
Scripta Manent è una rubrica sostenuta dalla Ripartizione cultura italiana della Provincia autonoma di Bolzano, che nel 2022 presenta progetti ed iniziative culturali con un particolare focus sulla sostenibilità ambientale.
Tutti gli articoli, con un respiro anche nazionale ed europeo, sono reperibili online: https://medium.com/scriptamanent