Il 2022 teatrale inizia con grandi proposte
L’anno nuovo, pur condizionato dalla pandemia, offre ancora tanta qualità
Pur condizionata dalle problematiche legate alla pandemia, prosegue la stagione teatrale con una serie di proposte di grande interesse artistico e culturale.
Al Teatro Comunale di Bolzano sono presenti spettacoli del ricco cartellone del Teatro Stabile. È atteso Pippo Delbono per un doppio appuntamento che prevede La gioia, sorta di sentimentale omaggio a Bobò, fedele attore microcefalo liberato nel 1995 dal manicomio di Anversa, rinato sul palcoscenico e scomparso un paio di anni fa (12 gennaio h. 20.20, il 13 h. 19). Spiega lo stesso Delbono: “Ho scelto di intitolare il mio spettacolo La gioia, una parola che mi fa paura, che mi evoca immagini di famiglie felici, di bimbi felici. Tutto morto, tutto falso”. Amore è un viaggio musicale e lirico lungo le rotte di una geografia esterna – dal Portogallo all’Angola fino a Capo Verde – e un itinerario interiore articolato sulla ricerca dell’amore che non è solo sentimento, diventa anche uno stato d’animo (15 gennaio, h. 19, il 16 h. 16).
La proposta successiva dello Stabile è La vita davanti a sé che Silvio Orlando ha ricavato dall’omonimo romanzo di Roman Gay del 1975 per confezionare uno splendido monologo da lui stesso interpretato (giorno 22, h. 20.30, il 23 h. 16). È il racconto dell’incontro tra Momò, bambino arabo di dieci anni, e l’anziana Madame Rosa, ex prostituta che ha conosciuto i campi di concentramento e che ora alleva dietro pagamento i figli delle prostitute. Nel quartiere multietnico di Belleville si vive un movimento di scambi e contaminazioni tra culture, mentalità, religioni e stili di vita.
Altro attore di prestigio in scena è Claudio Bisio con La mia vita raccontata male (giorni 27 e 29 h. 20,30, il 28, h. 19, il 30, h. 16). Il testo, sorta di romanzo di formazione dall’andamento tragicomico e paradossale, attinge soggetti da Il desiderio di essere tutti di Francesco Piccolo, quali le gemelle Kessler, i mondiali di calcio, l’Italia odierna, che creano un tessuto narrativo intriso di riferimenti personali.
Nella Sala prove del Teatro Comunale si rinnova l’appuntamento con Wordbox: Fantasmi di Tommaso Fermariello (13-16 gennaio h. 18), ovvero tre ragazzi annoiati in bar di un paese di provincia, anche perché non trovano uno spacciatore, ai quali si unisce uno strano poliziotto.
Il Teatro Comunale di Gries ospita la rappresentazione, iscritta al Festival nazionale Il Mascherone, di Incendi di Wajdi Mouawad da parte della Compagnia al Castello di Foligno (23 gennaio h. 16.30). Di rilievo per spessore artistico e contenutistico è La mappa del cuore di Lea Melandri del collettivo teatrale Ateliersi (il 20 h. 20.30); il progetto è rivolto ad una delle figure più significative del femminismo italiano, evocata nel titolo, nota per il suo impegno giornalistico. Lo spettacolo è inserito nella dodicesima edizione di Corpi eretici organizzata da Teatro La Ribalta che propone al NOI Techpark una propria collaudata e assai applaudita produzione (24-29 gennaio, h. 19 e h. 20.30), Un peep show per Cenerentola, libero adattamento della celebre fiaba di Cenerentola che ha come protagoniste tre sorelle impegnate nella conquista del principe esibendo una sottile e raffinata poetica del corpo oscillante tra aggressività e dolcezza.
Non mancano opportunità di intrattenimento anche per gli appassionati della Bassa Atesina. Al Teatro delle Muse di Pineta è in scena la filodrammatica Argento vivo di Cognola con Me toca nar al mar…tirio, divertente commedia di Giorgio Clementi di cui è protagonista una donna capace di turbare la quiete di marito e villeggianti (9 gennaio h. 16.30); segue la Compagnia Teatrale Piccolo Teatro Pineta impegnata in Mezzanotte e un minuto, commedia brillante di Sergio Marolla che si occupa di vigili del fuoco, segnatamente del loro comandante vittima dell’ossessiva e snervante esasperazione della moglie e della forzata convivenza con la cognata (giorno 23 h. 16.30).
Due sono gli allestimenti iscritti al Concorso Nazionale del Teatro nazionale Stefano Fait e in visione al Teatro Gino Coseri di Laives: la Compagnia dell’Orso di Lonigo recita in dialetto veneto Le Chat noir di Paolo Marchetto, opera ambientata in un bar frequentato da un variegato e bizzarro gruppo di avventori (giorno 14 h. 20.45); Tutto a posto di Giampiero Garofalo, di cui è protagonista un intraprendente parroco alle prese con le continue malefatte della sua comunità, è recitata in calabrese da Compagnia Codex 8&9 di Rossano (giorno 28 h. 20.45).
Al Teatro Puccini di Merano spiccano gli spettacoli presenti nella rassegna curata dal Teatro Stabile, a partire da L’alfabeto delle emozioni di Stefano Massini che si inventa un curioso e immaginario alfabeto facendo corrispondere ogni lettera a un’emozione, come P di Paura o A di Amore (4 gennaio 20.30). Si prosegue con SANI! Teatro fra parentesi di Marco Paolini, un monologo basato su elementi autobiografici e arricchito da musica e canzoni, in cui l’attore riflette sul mestiere di “fare teatro” (21 gennaio h. 20.30). Lo spettacolo è in programma anche al Teatro Cristallo di Bolzano (il giorno 22 h. 20.30), all’Haus der Kultur Michael Pacher di Brunico (il 23 h. 20.30), al Teatro Comunale di Vipiteno (il 24 h. 20.30) e al Forum di Bressanone (il 25 h. 20.30).
[Massimo Bertoldi]