Autunno all’insegna dell’ottimo teatro
Novembre offre una serie di spettacoli di livello in tutta la provincia
Scorrendo i titoli degli spettacoli in visione nei teatri provinciali, si può dire che in novembre c’è l’imbarazzo della scelta a fronte di offerte capaci di soddisfare le attese di platee diversificate in fatto di gusti e orientamenti culturali.
Al Teatro Comunale di Bolzano spiccano le tre proposte del Teatro Stabile. Sono spettacoli ricavati da testi di autore contemporaneo, come Impronte dell’anima di Giovanni De Martis e Antonio Viganò, in cui si ricordano le oltre trecentomila persone eliminate dal regime nazista tra il 1939 e il 1945 perché disabili, malati di mente, asociali, sordi e muti, ossia non uniformabili al culto della razza nella prospettiva di una salute collettiva. Tra gli interpreti figurano Paolo Grossi, Paola Guerra, Alessandra Limetti e Jason De Majo (prod. Teatro Stabile-Teatro la Ribalta, Teatro Studio, 9 e 11 novembre h. 20.30, il 10 h. 19).
Nella Sala Grande è atteso Edificio 3 scritto e diretto dall’argentino Tolcachir: in un ufficio decadente di una grande azienda pubblica si intersecano strane storie di desideri e frustrazioni, di complicazioni e casualità, raccontate con effetti comici e grotteschi (10 e 12 novembre h. 20.30, l’11 h. 19, il 13 h. 19). Altro esempio di drammaturgia odierna è Dulan la sposa di Melania Mazzucco. Una coppia di sposi in luna di miele è tormentata dal fantasma di una ragazza trovata morta nel condominio dove andranno a vivere. È suicidio o atto violento? Sul palco si muovono attori del calibro di Valerio Binasco, anche regista, affiancato da Mariangela Granelli e Cristina Parko (24 e 26 novembre h. 20.30, il 25 h. 19, il 27 h. 16).
Sempre al Comunale è in programma l’atteso musical Casanova Opera pop di Red Canzian – compositore e cantante noto per i suoi trascorsi con i Pooh – che attinge materiale narrativo dal romanzo di Matteo Strukul, Casanova, la sonata dei cuori infranti, per dipingere una Venezia vivacizzata da intrighi politici e duelli, storie libertine di sesso e amore, accompagnate da canzoni romantiche e balli moderni (L’Obiettivo, 30 novembre h. 20.30).
Cinque sono gli spettacoli proposti dal Teatro Cristallo, a partire da Storia di un corpo di Daniel Pennac nell’adattamento del regista Giorgio Gallione che assume dall’omonimo romanzo il racconto dei cambiamenti del corpo nel corso della vita. Il monologo, assai delicato e raffinato, è affidato a Giuseppe Cederna (18 novembre h. 20.30; successivamente, sempre alle 20.30, al Teatro Comunale di Vipiteno il 19, alla Haus Michael Pacher di Brunico il 20, al Teatro Puccini di Merano il 21 e al Forum di Bressanone il 22).
Fascino e curiosità non mancano a Angikam. Frecce di miele di Teatro Tascabile di Bergamo, ospite della rassegna Corpi Eretici curata da Teatro la Ribalta. Tre attrici-ballerine interpretano uno spettacolo in cui si intrecciano l’antica danza indiana Orissi con situazioni finemente teatrali legate alla declamazione di un testo poetico (24 novembre h. 20.30). Spazio, come consuetudine, anche al teatro amatoriale rappresentato da Calandra Teatro con Don Chisciotte e Sancio Panza di Cervantes, che apre una significativa riflessione sul valore o sulla rinuncia del viaggio d’avventura in una dimensione eroica (6 novembre h. 16.30).
Pensieri e domande sul senso dell’amicizia emergono da Art di Jasmina Reza secondo la versione elaborata da Teatro Instabile di Meano (27 novembre h. 16.30). Sempre al Cristallo, per i bambini c’è La Bella e la Bestia della bolzanina compagnia teatroBlu, ossia la storia della dolce Bella che per amore verso il padre accetta di vivere nel castello dell’orribile Bestia, in attesa di un finale a sorpresa (19 novembre h. 16.30).
Offre bella mostra di sé il Teatro San Giacomo con la rassegna “Prossima Fermata: teatro per bambini e famiglie” curata dalla Cooperativa Teatrale Prometeo. Vi figurano, con inizio sempre alle h. 17, Il soldatino di stagno che, senza una gamba, si innamora della ballerina di un carillon (Nato Teatro, 6 novembre); la ribelle Pippi Calze Lunghe presentata in versione di teatro di figura e di pupazzi (Fondazione Aida, il giorno 13); la fiaba Barbablu e Rossana raccontata con l’ausilio di colorate immagini visive e poetiche (Compagnia Teatrale Mattioli, il giorno 20); Storia di Nina segna il percorso di crescita di una bambina solitaria (Altre Tracce, il 27). Ad un pubblico di adolescenti è indirizzato Mondo boia! La guerra è tutta colpa delle donne di e con Francesca Camilla D’Amico, che confeziona una fiaba neorealista di cui è protagonista un ragazzino orfano che partecipa alla lotta partigiana (25 novembre h. 19.30).
Prosegue con successo al Teatro Gino Coseri di Laives la nuova edizione del Concorso Nazionale del Teatro Dialettale Stefano Fait con la messinscena de I tre Moscatieri per mano della Compagnia trentina San Martino. I celebri moschettieri del re di Francia non duellano più e nemmeno si innamorano, preferiscono il divertimento e il vino (4 novembre h. 20.45). Segue L’apparenza inganna di Giovanni Malena; recitata in dialetto calabrese, la commedia affronta in chiave comica tematiche contemporanee, dalla ludopatia alla dipendenza dai social network e all’usura (Associazione Culturale e Teatrale Krimisa, giorno 18 h. 20.45).
Al Teatro Puccini di Merano si esibisce Stefano Massini con Storie, sorta di viaggio nell’officina creativa dello scrittore per evocare la forza della parola nel raccontare le tante piccole e grandi storie del nostro presente (11 novembre h. 20.30; il giorno 12 al Forum di Bressanone, h. 20.30). Sempre a Bressanone arriva In questo strano paese di Francesco Niccolini, monologo affidato a Marta Dalla Via e dedicato alla nascita storica dell’autonomia in Alto Adige attraverso le vicende di una madre sudtirolese sposata con un italiano (prod. Teatro Stabile di Bolzano e Teatro Cristallo, 30 novembre h. 20.30).
[Massimo Bertoldi]