Novembre, mese del “Busoni” (e non solo)
Tanti appuntamenti all’insegna del pianoforte e del quartetto d’archi
Novembre con un cartellone all’insegna del pianoforte e del quartetto d’archi, che non escluderà comunque la musica sinfonica.
Il 64° Concorso pianistico internazionale “Ferruccio Busoni” vedrà protagonisti ben 110 candidati selezionati attraverso precedenti videoselezioni. Avremo l’opportunità di ascoltare questi pianisti emergenti dal 6 al 16 novembre presso il Conservatorio “Monteverdi” (Glocal Piano Project, anche online: www.busoni-mahler.eu/competition/it/busoni/).
Prosegue a Bolzano la stagione della Società dei Concerti con un astro nascente del pianismo internazionale. Si tratta dell’israeliano Tom Borrow, che eseguirà un ricco programma con musiche di Frank, Dutilleux, Chopin e Schumann (Conservatorio, 04/11, h. 19.30 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). Sempre nel capoluogo va avanti la stagione della Haydn che, diretta da Gàbor Takacs-Nagy, eseguirà musiche di Mendelssohn, Haydn e Mozart (Auditorium, 08/11, h. 20, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). Per gli amanti del quartetto d’archi, il Selini Quartet (Nadia Kalmykova e Juba Kalmykova, violini, Loredana Apetrei, viola e Loukia Loulaki, violoncello) eseguirà due concerti in Alto Adige. Nel primo il programma propone musiche di Hensel, Schulhoff e Beethoven (Merano, Teatro Puccini, 16/11, h. 20, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.), mentre a Bressanone, presso la Sala Parzival del Vinzentinum, verranno eseguite musiche di Mozart, Haydn e Mendelssohn (18/11, h. 20, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
Altro grande quartetto d’archi, quello del Brentano String Quartet formato da Mark Steinberg, violino, Serena Canin, violino, Misha Amory, viola e Nina Maria Lee, violoncello, che ci delizierà con capolavori di Haydn (Quartetto in si bemolle maggiore), Bartok (Quartetto n. 5 in si bemolle maggiore ed Hensel (quartetto in mi bemolle maggiore) (Conservatorio, 17/11, h. 19.30, info@societadeiconcerti). Giovani solisti sul podio saranno i membri della Kammerorchester Innstrumenti diretti da Gehrard Sammer nell’ambito di Musik Meran. Proporranno un’ottima selezione di concerti per violino, trombone, clarinetto, corno di bassetto ed altri strumenti da opere di Kabalewski, Ossanna, Hopfgartner, Herbert, Mendelssohn e Caikovski (Kursaal, Merano, 27/11, h. 17, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). Torniamo al quartetto d’archi con il Rolston String Quartet, che proporrà un atipico programma che parte da Haydn a Wijeratne per arrivare a Janacek a Mendelssohn (Conservatorio, 18/11, h.19.30, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
Nella Stagione Haydn sarà direttore ospite la figura d’eccellenza di Kent Nagano, che dirigerà l’integrale de “La Creazione” di Haydn. Gli interpreti solisti saranno Marie-Sophie Pollak, soprano, Christoph Prégardien, tenore e David Steffens, basso (Teatro Comunale, Bolzano, 18/11, h. 20, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). Chiude il mese il concerto del violinista Ilya Gringolts accompagnato dalla Haydn diretta da Timothy Redmond. Anche questo concerto si presenta molto stimolante: s’inizia con Gabriel Fauré con Pelléas et Mélisande, Op. 80, per terminare con il Pelléas et Mélisande Op. 46 di Jean Sibelius passando per il Concerto per violino e orchestra n. 1 in sol minore op. 26 di Max Bruch, a testimonianza di come la succitata opera del simbolista Maurice Maeterlinck sia stata fonte di grande ispirazione non solo per Debussy, ma anche per molti altri protagonisti del tardo Romanticismo e del Novecento storico, non solo francese (Auditorium, Bolzano, 29/11, h.20, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
[Gregorio Bardini]