A teatro con grandi attori di ieri e di oggi
Dalla coppia Orsini/Branciaroli a Gioele Dix e allo Shakespeare in sardo
Continua a pieno ritmo la stagione teatrale con proposte diversificate per genere e repertorio, stile di recitazione e tematiche trattate. Significa che tra palcoscenico e platea intercorrono passione e condivisione culturale.
Al Teatro Comunale di Bolzano, ospiti del cartellone del TSB, sono attesi artisti di primo piano come Antonio Rezza con Bahamuth (1 marzo h. 20.30). Realizzato con l’inseparabile Flavia Mastrella e liberamente ispirato al Manuale di zoologia fantastica di Borges e Guerrero, il monologo presenta una serie di personaggi paradossali e circensi dai tratti comunque realistici.
Spetta a due grandi attori, Umberto Orsini e Franco Branciaroli, Pour un oui ou pour un non, commedia di Nathalie Sarraute, apprezzata scrittrice della drammaturgia francese del secondo Novecento. Si tratta di un testo molto sottile e particolare: due amici capiscono che il loro distacco è dovuto ai silenzi delle parole non dette e alle ambiguità provocate dalle intonazioni della voce e dalla conseguente deformazione di significato (31 marzo h. 20.30; il giorno 30 al Forum di Bressanone h. 20.30).
Prosegue la rassegna La Musa Leggera organizzata dal Circolo l’Obiettivo con due appuntamenti di qualità: in Finché social non ci separi Angelo Pisani e Katia Follesa formano in scena una divertente e ironica coppia moderna alle prese con le vicissitudini quotidiane, i rimproveri e le incomprensioni, dalla birra al sesso alle varie declinazioni proprie del mondo femminile (3 marzo h. 20.30). Segue Nunsense…le amiche di Maria di Dan Goggin, cavallo di battaglia della Compagnia dell’Alba. Il musical ha come protagonista un gruppo di monache arzille calate nella vita odierna con tuti i nessi e connessi, e soprattutto ben informate sui molteplici fatti del mondo (giorno 30 h.20.30).
Al Teatro di Gries è in scena Jena ridens di Alessandro Betti e Paola Galassi. Inserita nel cartellone del festival Il Mascherone, la commedia interpretata dalla Compagnia Armathan di Verona è animata da una storia esilarante vissuta da due rapinatori maldestri, un direttore di banca un po’ imbranato e una guardia giurata piuttosto distratta.
Di rilievo è la programmazione del Teatro Cristallo, a partire da due spettacoli iscritti nella rassegna Corpi eretici curata da Teatro la Ribalta: Macbettu di Alessandro Serra deriva dalla tragedia shakespeariana Mcbeth, è recitato in sardo e si lega alla tradizione dei carnevali della Barbagia, dai quali assume lo spirito dionisiaco (3 marzo h. 21). Segue Antropolaroid di e con Tindaro Granata (il 24 h. 21). Nel “monologo a più voci” si raccontano, appoggiandosi alle tecniche espressive dei cantastorie siciliani, i personaggi della sua stessa famiglia, dal bisnonno che si impicca nel 1925 perché colpito da un tumore al padre Teodoro, prima emigrato in Svizzera poi alla guida di una falegnameria una volta ritornato al paese dove si sposerà e diventerà padre dell’attore Tindaro.
Ancora al Cristallo Marta Cuscunà presenta Earthbound: ricavato da Staying with the trouble di Donna Haraway, il monologo di fantascienza interpretato dall’attrice con il supporto di creature animatroniche si incentra sull’azione di una piccola comunità di uomini migrati in aree compromesse dallo sfruttamento umano per risanarle con l’aiuto di soggetti non-umani (4 marzo h. 21). La bolzanina Barbara Fingerle titola il suo spettacolo Le portatrici, ossia le infaticabili donne, solitamente umili contadine, impegnate a soccorrere i soldati al fronte nella Grande guerra. Lettere e racconti reali alimentano la memoria storica calata in una drammaturgia scenica che intreccia parole e musica (giorno 7 h. 20.30).
Le storie d’amore sospese tra mondo fatato e mondo reale, razionale e irrazionale, come raccontate da Shakespeare nel Sogno di una notte di mezza estate sono lette in chiave contemporanea dalla regia di Giorgio Sangati per la Compagnia Giovani del Teatro Stabile del Veneto (10 marzo h. 21).
Attore popolare qualificato, Gioele Dix firma La corsa dietro il vento, un collage di personaggi e vicende umane assunte dai racconti di Dino Buzzati. Parlano dei nostri sogni e desideri, esperienze e sentimenti (23 marzo h. 21).
Per il teatro amatoriale c’è la Compagnia Teatrale Colonna Infame con Fiore di cactus animato da un triangolo amoroso formato da un dentista playboy che si finge sposato al cospetto di una ragazza di cui è innamorato e una misteriosa assistente diventata la sua finta moglie (6 marzo h. 16.30). Appassiona Sogno di Giuseppe Marazzi per il suo linguaggio circense animato da pagliacci e acrobati, metafora di finzione e verità, bontà e cattiveria (Filocircus-Filodrammatica di Laives, 20 marzo h. 16.30). Anche Ma che razza di Cabaret! è una produzione locale interpretata da Diletta La Rosa, Oscar Bettini, Joe Chierigati e Flora Sarrubbo, impegnati in uno spettacolo ironico e grottesco in cui si intrecciano testi, canzoni e musica rivolti all’inquietante rapporto con l’identità (18 marzo h, 21).
Per i bambini c’è Niente paura! di Nicola Benussi anche interprete con Mirko Giocondo, alle prese con bambino, libero e romantico, immune al senso della paura (produzione teatroBlu, 12 marzo h. 16.30).
È ambientato nel ‘900 l’adattamento della shakespeariana La bisbetica domata operata da Andrea Pennacchi e in visione al Teatro Puccini di Merano (5 marzo h. 20.30) e all’Haus der Kultur Michael Pacher di Brunico (il 9 h. 20.30). La storia dei due innamorati, ostacolata dal padre, diventa metafora della ricerca di uno spazio libero e indipendente in una società maschilista e di violenze domestiche.
[Massimo Bertoldi]