Una fantastica avventura
L’avvincente storia della società calcistica FC Südtirol narrata da Filippo Rosace
Al momento di mandare in stampa questo numero di InSide, l’FC Südtirol è in testa al campionato di serie C (malgrado il Covid abbia fatto rinviare le ultime partite del 2021) ed è fortemente indiziato per la promozione nel campionato Cadetto (i diretti interessati sono autorizzati a fare gli scongiuri del caso).
Ma cosa sanno gli altoatesini, esattamente, di questo club calcistico nato nell’estate del 1995 dalla visione di un dirigente di una società di Bressanone – per la precisione di una frazione brissinese, ovvero Milland?
Poco, in realtà. Tanto che, nonostante siano passati quasi 27 anni dalla fondazione della società, la squadra non ha ancora attecchito nel cuore dei tifosi provinciali, divisi tra il tifo per le casacche del proprio paese (in periferia) e lo storico attaccamento al Bolzano Calcio (nel capoluogo), da qualche anno fuso con la Virtus Don Bosco. Ma le cose stanno cambiando. Per i risultati, certo, perché una squadra vincente attira simpatia e orgoglio di campanile. E forse anche perché oggi la storia, per certi versi incredibile, dell’FC Südtirol, è finalmente leggibile nero su bianco grazie al volume “FCS – Fantastica avventura”, pubblicato a fine 2020 dalle edizioni “Città del Sole” di Reggio Calabria e curato dal giornalista reggino Filippo Rosace.
Può sembrare strano che sia un cronista dello Stretto a raccontare un fenomeno della nostra provincia, e in effetti lo è, ma è solo l’ennesimo aspetto intrigante di questa vicenda. Non è però strano se si pensa che Rosace, ormai da 33 anni in Alto Adige, ha vissuto da dentro il fenomeno FC Südtirol in veste di addetto a comunicazione e marketing per diversi anni dal 1998 in poi, oltre ad avere scritto altri libri sul calcio. Ma torniamo al volume, che tale è in quanto ha una foliazione di ben 268 pagine di carta patinata, con oltre 500 foto e una mole di aneddoti che lasciano immaginare l’enorme lavoro che c’è dietro. Non aspettatevi però un almanacco o un romanzo: è tutta cronaca, raccontata - oltre che da Rosace - dai protagonisti: presidenti, dirigenti, allenatori, direttori sportivi, giocatori…
“Sì, in effetti – spiega Rosace – è stato un fantastico lavoro, frutto di quattro anni di ricerche meticolose. Non è mera statistica ma riporta le voci dei protagonisti, raccolte assieme ad altri giornalisti che si occupano del Südtirol. Nel libro ci sono oltre cento interviste, tanti aneddoti inediti e soprattutto un’infinità di emozioni”.
Già, quelle emozioni che creano il legame con la tifoseria. Cos’è mancato alla società biancorossa finora per entrare di slancio nel cuore dei calciofili nostrani?
“La società effettivamente non ha ancora risolto la mancanza di affezione, forse perché la gente non conosce la storia, una lacuna che questo libro intende colmare. Inizialmente non ci fu simpatia per il progetto nato dalla visione di Sepp Insam. Il dirigente dell’FC Milland, la società da cui è nato il Südtirol nel 1995 partendo dal campionato provinciale di Promozione, voleva realizzare anche un centro calcio in ogni zona dell’Alto Adige, ma fu osteggiato dalle rivalità campanilistiche. Anche i tifosi del capoluogo pian piano si stanno avvicinando dopo tanti anni di tifo per il Bolzano”.
Da Milland alla serie B (forse…): possiamo parlare di miracolo sportivo?
“Direi proprio di sì. Il primo Südtirol non aveva neanche un campo fisso dove allenarsi. La sede era a Bressanone ma il terreno di gioco era spesso impraticabile cosicché la squadra si allenava su un campo militare di Varna battuto con i piedi… In serie D poi, prima della promozione in C e il trasloco al “Druso”, si allenavano in Val d’Isarco ma giocavano a Termeno...”.
Nell’ottobre del 2020, quando uscì il tuo libro, dicesti che dopo otto playoff promozione e due finali per la B, era giunta l’ora di realizzare il sogno chiuso nel cassetto da quel lontano 1995…
“In effetti non manca nulla. La società è un modello organizzativo stimato a livello nazionale. Il potenziale tecnico c’è, forse in passato è mancata l’abitudine a lottare per i grandi traguardi. Nel frattempo è arrivato anche il nuovo stadio. Insomma ora tutto dipende da cuore e passione, per far sì che questa fantastica avventura diventi una realtà ancora più meravigliosa”.
[Paolo Florio]
L'AUTORE
Filippo Rosace (Reggio Calabria, 1961) ha iniziato l’attività giornalistica nella propria città di origine collaborando con i quotidiani “Oggisud” e “Giornale di Calabria”. Nel 1989 si è trasferito a Bolzano diventando coordinatore della redazione sportiva del quotidiano “Mattino dell’Alto Adige”. Per sei stagioni ha gestito l’ufficio stampa e il marketing dell’FC Südtirol.
È autore e sceneggiatore di diversi documentari, di due instant book sull’FC Südtirol e altrettanti sulla Reggina, tre romanzi e due raccolte di poesie.