Al via un’altra stagione di grande pregio
Il teatro in lingua italiana riparte con una serie di spettacoli per tutti i gusti
Si preannuncia una stagione assai coinvolgente e di grande pregio, sia sotto il profilo artistico che per la varietà dei generi di spettacolo attesi sui palcoscenici distribuiti nel territorio provinciale. Un chiaro segnale è garantito dagli eventi in programma ad ottobre al Teatro Comunale di Bolzano.
Inaugura la rassegna del Teatro Stabile P.P.P. Profeta corsaro di Leo Muscato e Laura Perini, per un allestimento - e questa è una rilevante novità assoluta - in coproduzione con la Fondazione Orchestra Haydn di Bolzano e Trento e in collaborazione con il Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento. L’omaggio a Pier Paolo Pasolini, occasionato dalla ricorrenza del centenario della sua nascita, attinge materiali letterari dagli Scritti corsari e dalle Lettere Luterane per confezionare un testo in cui si intrecciano la parola recitata da parte di cinque attori e la musica orchestrale diretta da Marco Angius, per illuminare la contemporaneità e le profezie del pensiero pasoliniano (20 e 22 ottobre h. 20.30, il giorno 21 h. 19, il 23 h. 16; successivamente al Teatro Puccini di Merano, il 25 h. 20.30 e al Forum di Bressanone il 26 h. 20.30).
Altrettanto rilevante è la messinscena de Il crogiuolo di Arthur Miller, diretto e interpretato da Filippo Dini. Il dramma, ambientato nel Seicento, racconta una folle esplosione di fanatismo religioso all’interno di una piccola e isolata comunità del Massachusetts che poi si trasforma in inquietante allegoria della “Caccia alle streghe” messa in campo dal maccartismo imperante negli USA negli anni Cinquanta (27 e 29 ottobre h. 20.30, il giorno 28 h. 19, il 30 h. 16).
Atmosfere più distese si respirano nei due spettacoli proposti da L’Obiettivo e attesi sempre al Teatro Comunale: Chiara Francini interpreta il frizzante e comico monologo Una ragazza come io, scritto a quattro mani con Nicola Borghesi, dal quale emerge l’autobiografia dell’attrice toscana, dall’infanzia di paese all’adolescenza al desiderio finale di diventare mamma (11 ottobre h. 20.30). Il divertimento è garantito anche da Al Cavallino Bianco, la celebre operetta viennese ambientata in un albergo del Salisburghese in cui si consuma un incredibile intreccio amoroso che coinvolge la proprietaria innamorata di un avvocato ma nel contempo corteggiata dal suo primo cameriere (Compagnia Teatro Musica Novecento, 25 ottobre h. 20.30).
Si presenta altrettanto interessante e variegata anche l’offerta del Teatro Cristallo, dove spicca Pojana e i suoi fratelli, ossia il celebre personaggio inventato e interpretato da Andrea Pennacchi e portato alle luci della ribalta dalla trasmissione televisiva “Propaganda Live”. Si tratta dell’incarnazione stereotipica di un avido e ricco padroncino del Nordest, assillato dall’accumulo di denaro e caratterizzato da un ostentato atteggiamento razzista. “Siamo passati – sostiene l’attore veneto – da maschere più o meno goldoniane a specchio di una società intera” (16 ottobre h. 20.30).
Il coinvolgimento di spettatori diversi per età anagrafica e attese culturali, spina dorsale dell’attività del Teatro Cristallo, è evidente negli spettacoli adatti ai bambini, come la bella addormentata della Compagnia Proscenio Teatro. In questo gioco teatrale liberamente tratto dalla celebre Bella addormentata nel Bosco la protagonista dormiente, ad un certo punto, si muove e anima situazioni inedite e sorprendenti (22 ottobre h. 16.30).
Spazio anche al teatro amatoriale, nello specifico con Badanti, scritto e diretto da Fabrizio Piccinato per Arte Fatto Teatro. La commedia ruota intorno alla convivenza piuttosto complicata vissuta da un vecchio padrone di casa burbero e da un’intollerante zia dispotica che rifiuta la condizione di ospite, con le corrispettive badanti; ma un nipote vanitoso e un invadente tecnico del gas provocheranno situazioni capaci di destabilizzare i già precari equilibri (9 ottobre h. 16.30). La Filodrammatica Lucio Deflorian di Tesero si confronta con Il giro del mondo … in 80 minuti, vale a dire una sequenza delle scene più rappresentative, accompagnate da musiche e giochi coreografici, estrapolate dal repertorio storico della compagnia attiva dal 1872 (27 ottobre h. 16.30).
Al Teatro “Gino Coseri” di Laives si alza il sipario sul 43° Concorso Nazionale del Teatro dialettale Stefano Fait con la messinscena de Il cornuto immaginario di Teatro dei Pazzi di San Donà del Piave. Ricavato dall’omonima commedia di Molière e arricchito da estratti da Il matrimonio per forza dello stesso autore francese, il testo è strutturato sullo sviluppo di due storie parallele di cui sono protagonisti Sganarello alle prese con i tradimenti della moglie e il vecchio Pantalone vittima dell’amore senile (21 ottobre h. 20.45).
[Massimo Bertoldi]